domenica 17 Novembre 2024

Skies Above The Reich

Germania 1945.
Si decolla anche oggi per fronteggiare l’ennesimo bombardamento sulle nostre città. Attaccheremo una delle tante formazioni di bombardieri che notte e giorno ci sorvolano, sempre più grandi e meglio difese mentre i nostri piloti sono sempre più giovani e inesperti. Portare a termine una missione è ogni volta più difficile.

Dopo quasi due anni di attesa tra playtest e campagna preordine, la GMT ha finalmente pubblicato “Skies Above the Reich” (SATR). Tutto questo tempo è stato sicuramente ben speso e l’attesa è ripagata da un gioco molto bello e avvincente. Gli autori, Jeremy White (noto per la serie Enemy Coast Ahead) e Mark Aasted (autore di Swarm!), hanno creato un gioco in solitario con un sistema del tutto nuovo e decisamente avvincente, in certi momenti addirittura adrenalinico.
Questo ne ha determinato l’immediato successo; appena distribuito i canali per gli “addetti ai lavori” sono stati invasi da video di unboxing, recensioni e guide tanto che la GMT ha subito avviato il preordine del secondo gioco della serie.

  • Titolo: Skies Above The Reich
  • Autori: Jeremy White e Mark Aasted
  • Editore: GMT Games
  • Genere: Wargame
  • Numero Giocatori: 1
  • Durata: 30/60 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: piuttosto alta, tutto in ingles
  • Illustratori: Antonis Karidis

Si tratta di un gioco in solitario in ambiente aereonautico. SATR pone il giocatore al comando di uno Staffel (squadriglia) di caccia Messershmit 109 durante la Seconda Guerra Mondiale impegnato nella difesa della Germania dagli assalti dei bombardieri americani. Il giocatore gestisce i singoli aerei, rappresentati da blocchetti di legno con stampate le silhouette dei caccia ME109, durante gli attacchi alle gigantesche formazioni di bombardieri americani B17, le note “Fortezze Volanti”. Il gioco attraversa il periodo della guerra aerea che va dal tardo 1942 alla metà del 1945, strutturandolo in campagne da sei a dieci scenari ciascuno. Oppure si può decidere di giocare tutto assieme in un’unica grande campagna, avendo così 60 scenari da completare.
Ho seguito lo sviluppo di questo gioco, ho letto i pareri dei playtester ed ero quindi molto curioso. In Italia è arrivato un paio di mesi dopo la distribuzione in USA, ma la rete ha portato subito le prime impressioni positive.

Entriamo nel nostro BF109! (Materiali e confezione)

Vi lascio immaginare quanto abbia gioito il bambino che è in me non appena ho avuto tra le mani la confezione del gioco, colpito innanzi tutto dalla bellissima illustrazione (Antonis Karidis) e subito dopo dal peso considerevole che suggerisce contenuti generosi.
Una volta aperta, ecco la consueta alta qualità della componentistica GMT. Ci sono due mappe montate, ovvero stampate su cartone molto robusto; ecco spiegato il peso! Le dimensioni sono di 50cm per 70cm per quella piccola, mentre l’altra è 70cm per 90cm, stampate su entrambi i lati rappresentano l’evoluzione delle formazioni di bombardieri durante il periodo storico preso in esame.
Ben due sono i manuali da consultare: uno per il gioco base con regole opzionali, e un altro per il gioco avanzato. In totale circa 70 pagine, ma scritte bene, facili da digerire e con tantissime illustrazioni ed esempi che chiariscono dubbi e perplessità. Una decina di tabelle e schemi riepilogativi sono di grande aiuto, e una volta letto il manuale basterà seguirli per giocare in tutta scioltezza.
Un paio di fogli di segnalini rappresentano indicatori di rotta, danni e modificatori al tiro dei dadi. Ci sono anche due fogli di stiker adesivi da posizionare su una trentina di blocchetti di legno. Questi raffigurano i caccia tedeschi, sia quelli gestiti dal giocatore che i rinforzi provenienti da altri Staffel. Infine troviamo 4 mazzi di carte che rappresentano eventuali colpi a segno e il fuoco subito durante il passaggio nella formazione di bombardieri.
Tutto il materiale è di ottima qualità, i counter sono robusti e i blocchetti di legno praticamente indistruttibili.

  

Briefing e Decollo! (Descrizione del gioco)

Ho deciso di cominciare con uno scenario del 1942.  Il primo passo è preparare la situazione iniziale, ovvero raccogliere le informazioni provenienti dalla catena radar: tipo di formazione, rotta e aerei a disposizione. Seguendo una tabella, una serie di tiri con un dado a dieci facce ci indica quanti bombardieri dovremo affrontare e i Punti Operazione (Operational Point, OP) disponibili. Questi OP sono molto importanti perché con essi dovremo decidere quanti aerei della squadriglia impiegare o quanti ne potremo chiedere in rinforzo alle altre squadriglie. Generalmente, nel 1942, avremo a disposizione 6 OP e ogni aereo ne “costa” uno. Una cosa molto importante da ricordare è la posizione della scorta caccia americana. È in questo momento che veniamo a sapere se è consistente o leggera. Quindi si deve decidere che piloti impiegare. La mia squadriglia ha un certo numero di Assi (Experten) e di piloti novellini (Green).
Terminata la fase di briefing ci troviamo idealmente in volo e grazie al Manuale di Situazione insieme a qualche tiro di dado, ecco che incontriamo la formazione di B17, la sua posizione rispetto al sole e se stanno andando verso l’obbiettivo oppure se sono nei pressi del bersaglio o se stanno rientrando alla base; inoltre la presenza di eventuali bombardieri danneggiati o abbattuti che crea importanti vuoti nella formazione e dovremo stare attenti a sfruttare queste lacune difensive.
Infine un altro tiro di dado ci fornirà di Punti Tattici (Tactical Point, TP) e di turni di gioco (Flight Limit, FL) utili per completare lo scenario. I TP rappresentano il costo di certe manovre in termini di carburante, mentre gli FL rappresentano genericamente il passare del tempo. La vittoria o la sconfitta si determina in base a Punti Vittoria (PV) guadagnati: 1 per ogni aereo che esce dalla formazione, 2 PV per ogni bombardiere abbattuto.

Arrivati a questo punto abbiamo la fotografia della situazione che ci troviamo ad affrontare. Vediamo la formazione americana con aerei che perdono carburante, il sole che si staglia in alto nel cielo e dove ci sta aspettando la scorta. È il momento di decidere come dividere la nostra formazione, se attaccare i bombardieri danneggiati, o affrontare un B17 integro ma isolato nella formazione.

La mappa ci viene in aiuto: la formazione è divisa in elementi, con 3 bombardieri l’uno, e in zone numerate che rappresentano lo spazio aereo che i caccia tedeschi devono percorrere; i numeri all’interno indicano la quantità di bombardieri che “coprono” quella zona con le loro mitragliatrici e noi dovremo decidere quali zone percorrere durante i nostri attacchi. Per ogni bombardiere mancante in un determinato elemento il numero viene ridotto di uno. La scelta migliore per il primo passaggio è avere il sole alle spalle, cercare di stare in formazione e, possibilmente, attaccare lo stesso bombardiere da più lati per dividerne il fuoco.
Il primo turno di gioco sarà di avvicinamento, il secondo di attacco. Si posizionano i nostri caccia nelle zone in prossimità del bersaglio indicando la rotta che si intende seguire per terminare la manovra e si attacca. Questo è il momento di pescare una carta per ogni nostro aereo, incrociando il tipo di attacco, evasivo o mirato, con il numero di bombardieri che coprono la zona. Si ottiene un possibile colpo a segno verso i bombardieri o verso il nostro caccia. Per ogni colpo a segno si pesca casualmente un segnalino (chit) che ha un numero e una tipologia di danno; questi possono essere catastrofici, che abbattono l’aereo, o semplici. Quando la somma dei numeri sui segnalini arriva a dieci,il bombardiere è abbattuto.
In alcuni casi si deve ricorrere al dado a dieci facce. Un risultato parecchio alto può fare esplodere l’aereo oppure  costringerlo ad abbandonare la formazione.
Per chi non ama i dadi questo potrebbe rappresentare un aspetto negativo del sistema, ma che una sola raffica di mitragliatrice possa abbattere un b17 è cosa possibile, benché difficile: è sufficiente che un solo colpo arrivi a colpire il vano bombe o il sistema di raffreddamento e accade l’irreparabile. Talvolta bastano pochi centimetri, insomma è una questione di fortuna, come spesso anche nella vita!

Dopo avere attaccato, si deve già pensare alla successiva manovra, e quindi bisogna attraversare la micidiale formazione di B17 subendo ancora attacchi. Se tutto è andato bene, si ricomincia virando verso il punto avvicinamento, possibilmente girando attorno alla formazione per guadagnare il sole alle spalle, altrimenti, se il tempo stringe, girando su noi stessi e attaccando nuovamente, sempre che la scorta non ci abbia raggiunto; in questo caso si deve combattere contro i temibili Spitfire o i non meno teneri Mustang, consumando altri colpi e tempo prezioso.

Durante tutto questo bailamme si potrebbe incorrere in una collisione con un nostro compagno, o con un bombardiere, si possono terminare le munizioni, o subire danni che rallenteranno le manovre o ci costringeranno a ritirarci.
Ogni passaggio impegna da due a quattro turni; non pochi considerando che al massimo uno scenario ha dodici turni disponibili, e generalmente sono dieci. Pianificare bene un attacco è indispensabile e il tempo sempre poco, di conseguenza potremo fare 3 o 4 passaggi al massimo e risolvere così uno scenario in 60 minuti di gioco effettivo.
Al termine della missione si contano i danni e le vittorie. Tutto viene registrato su fogli missione e fogli campagna per gestire lo Staffel nei combattimenti futuri.

  

Atterraggio e rapporto dal comandante!(Esperienza di gioco)

Ottenere il successo non è per niente facile e se all’inizio si può contare su un organico di molti veterani e qualche Experten, quando cominciano le perdite dovremo gestire sempre più novellini e sperare di farli diventare Assi il più presto possibile.

Il gioco mi è piaciuto molto: ha grosse novità sia per quello che riguarda i movimenti degli aerei, che nei turni di gioco, ma in un aspetto i disegnatori sono stati, a mio avviso, geniali: il Situation Manual. Grazie a questo sistema sarà quasi impossibile avere due scenari che iniziano allo stesso modo, tutto a favore della longevità. Quando si incontra la formazione nemica basta un dado diverso per cambiare la posizione del sole, o il turno di arrivo della scorta o il tempo a disposizione per abbattere i bombardieri.
Durante la lettura del regolamento ho avuto rare volte la sensazione che una regola fosse poco chiara. Le tabelle e le illustrazioni da tenere accanto alla plancia di gioco rendono tutto di facile comprensione e
le mappe sono ben disegnate e chiare da consultare. Altra idea innovativa è la visione in leggera prospettiva della formazione nemica e le zone in cui è stato diviso il cielo. Quando un caccia si avvicina alla formazione entra in una zona adiacente al bersaglio, fa fuoco e supera il bersaglio entrando in una delle zone seguenti, oltre il bombardiere. In questo modo i disegnatori hanno eliminato il conteggio dei punti movimento, presente in ogni wargame tradizionale, semplicemente la formazione di bombardieri è ferma al centro della mappa e i caccia ci passano attraverso, a prescindere dalla velocità, ricevendo il fuoco nemico mentre si avvicinano e quando si allontanano, esattamente come era allora!
La pianificazione dell’attacco e l’attacco stesso sono molto rapidi, tutto il combattimento diventa quasi frenetico: manovra, attacco, risoluzione del danno, e attraverso la pesca delle carte viene aggiunta molta incertezza al risultato di ogni fuoco.
Alla fine di ogni scenario viene subito voglia di farne un altro: “ancora uno poi si va a nanna”. Sensazione rara in un gioco da tavolo.

Due parole ancora sulle regole opzionali e avanzate. Un esempio è la regola dell’” inseguimento”: così come accadeva allora, un bombardiere che si sganciava dalla formazione era quasi sicuramente un aereo perso. I caccia tedeschi ci si avventavano come cani sull’osso inseguendolo sino ad abbatterlo.  Il mio consiglio è di adottare tutte le regole per avere un maggiore realismo e coinvolgimento nella simulazione.

  

Missione finita, tanto divertimento! (Considerazioni finali)

Per gli appassionati di combattimenti aerei è un gioco da non perdere. Per coloro che vogliono qualcosa di diverso e avvincente sarà una meravigliosa sorpresa.
Il pregio più grande è la curva di apprendimento veloce e semplice; questo lo rende adatto a tutti, sia esperti del genere che nuovi giocatori. Un wargame che ha il raro pregio di permettere di concludere una partita in una serata.
L’esecuzione di una sequenza è a tratti adrenalinica, con carte che si pescano e dadi che si tirano in modo veloce senza, però, toglierci la sensazione di gestire noi il gioco.
Con le campagne inizieremo a familiarizzare con i nomi dei piloti, proteggendo i più bravi sacrificando i meno abili. Promuoveremo ad Assi i migliori per rimpiazzare quelli persi, e quando anche questi ci lasceranno penseremo “Noooo, era il più bravo!!” ed ecco così fare capolino anche una parte di “gioco di ruolo”. Assistere all’avanzamento della carriera di un pilota aumenta il coinvolgimento rendendoci più partecipi nel duplice ruolo di piloti e comandante della squadriglia.

SATR ha riscosso un immediato successo e, come accennato, dopo pochi giorni dalla pubblicazione di questo primo titolo della serie, un secondo è arrivato al preordine.

Un paio di note negative però ci sono: i segnalini raffigurano gli aerei in una prospettiva di tre quarti e non con la solita siluette dall’alto (tipo Wings of War) o di profilo (come in Wings Leader) rendeno il posizionamento sulla mappa abbastanza stravagante.
Infine la GMT avrebbe potuto inserire qualche riga di nota storica, in un librettino di quattro o cinque pagine o a fine manuale, come hanno l’abitudine di fare alcune case editrici. Qualche contributo in cui si illustrano meglio le tattiche e il contesto bellico. Sono sicuro che gli appassionati del periodo hanno chiare tante tattiche di combattimento, ma chi non è “del mestiere” imparerà solo dopo 3 o 4 scenari, per esempio, che i B17 è meglio attaccarli da prua!

Pro
– Veloce e appassionante
– Abbastanza facile e intuitivo
– Rigiuocabile molte volte

Contro
– Richiede molto spazio, almeno un tavolo 100 per 70
– Mancano note storiche adeguate 

Related Articles

I NOSTRI SOCIAL

9,269FansMi piace
2,075FollowerSegui
315FollowerSegui
947IscrittiIscriviti

Ultimi articoli