Wavelength è un family game che si gioca a squadre contrapposte, basato sostanzialmente nello sfruttare la sintonia (lunghezza d’onda appunto) tra i membri della stessa squadra. Tra gli autori troviamo Wolfgang Warsch che è noto per The Mind , la serie Optimus e Ciarlatani di Quedlinburgo, ed è anche una garanzia riguardo un certo tipo di meccaniche, che in questo gioco in parte ritroviamo. Insomma un prodotto che si presenta decisamente bene. Inoltre l’ampio range di giocatori (fino a dodici) ne fa un prodotto facilmente intavolabile anche in tempi di distanziamento, poiché si presta ad essere eventualmente giocato a distanza tramite le videochiamate a cui siamo ormai abituati.
- Titolo: Wavelength
- Autori: Alex Hague, Justin Vickers, Wolfgang Warsch
- Editore: Asmodee Italia
- Genere: Party game a squadre
- Numero Giocatori: 2-12
- Durata: 30-45 minuti
- Dipendenza dalla lingua: Elevata (gioco disponibile in italiano)
- Illustratori: Nan Na Hvass, Sofie Hannibal
Gira la ruota… (Materiali e confezione)
I materiali di Wavelegth hanno il loro focus sulla “ruota”, un meccanismo composto da un disco che riporta una sezione a spicchi come se fosse un settore di un bersaglio per freccette. Esattamente come nel caso del bersaglio, i settori più vicini al centro sono più redditizi in termini di punteggio.
Di questo disco è però visibile solo la metà superiore, che può essere oscurata da un altro disco, che funge da otturatore. Sopra questo disco oscurante è collocata una freccia indicatrice, anch’essa rotante, che i giocatori dovranno posizionare cercando di azzeccare il centro del bersaglio…ma con quale criterio? Lo scopriremo a breve. Intanto completano i materiali a disposizione: 2 Segnapunti, 1 Segnalino squadra non attiva, 84 Carte Wavelength fronte/retro, 42 Carte Wavelength Avanzate fronte/retro.
Ok, il tema è giusto! (Descrizione del gioco)
All’inizio della partita ci si divide in due squadre, cercando di comporle con un numero uguale di partecipanti. Queste due squadre saranno denominate emisfero destro e emisfero sinistro. Si decide quale squadra inizierà e tra i membri di questa a turno verrà selezionato il ruolo del suggeritore, che dovrà appunto dare indicazioni ai propri compagni di squadra circa la posizione del bersaglio, nascosto dietro lo schermo oscurante. Il suggeritore pesca una carta e la mostra pubblicamente, inserendola nell’apposito spazio riservato nell’inserto della scatola, che funge appunto da espositore. La carta in questione riporterà due concetti o oggetti opposti tra loro (caldo/freddo, animale veloce/animale lento/, parte del corpo utile/parte del corpo inutile, ecc). ovviamente molti di questi oggetti o concetti sono volutamente vaghi, polisemici o soggetti a molteplici interpretazioni, dove la soggettività gioca un ruolo determinante. In altre parole non si tratta di cose ovvie o facilmente condivise dalla maggior parte delle persone. Il suggeritore girerà la ruota del bersaglio coperta e poi la rivelerà solo a se stesso, per vedere in quale parte della mezzaluna superiore è andato a finire lo spicchio del bersaglio, che potrà trovarsi quindi in un punto variabile tra l’estrema sinistra e l’estrema destra. A quel punto dovrà cercare il modo di far capire ai propri compagni proprio quella posizione, sfruttando un indizio da dare in base agli opposti indicati sulla carta pescata. Potrà fornire, declamandolo ad alta voce, un unico indizio di massimo cinque parole per far indovinare la posizione del Bersaglio all’interno dello spettro. I suoi compagni di squadra devono discutere a quale punto del range che separa i due opposti piazzare l’Indicatore della risposta. La squadra avversaria nel frattempo può partecipare alla discussione, con l’intento di generare confusione o instillare dei dubbi, e può anche scommettere se la risposta proposta dagli avversari sia sottostimata o sovrastimata rispetto al centro del Bersaglio. Una volta decisa la propria risposta e quindi la posizione dell’indicatore, si scopre lo schermo oscurante, si rivelano i risultati e si assegnano i punti. La prima squadra ad arrivare a 10 ha vinto la partita.
Questione di feeling… (Esperienza di gioco)
Cantavano Riccardo Cocciante e Mina e non c’è concetto più azzeccato in questo caso. Per quanto cerchiate di essere precisi, la precisione sarà solo frutto della vostra sintonia reciproca e anche di una sorta di sesto senso. L’esperienza al tavolo da gioco è stata molto diverte, coinvolgente e convincente per tutti. Ci si è divertiti sia tra compagni che tra avversari, poco badando al risultato finale quanto piuttosto alla sfida, alla rivincita, alla dimostrazione di doti di intuito e di valutazione….sì, perché bisogna anche avere una grande elasticità nel valutare tutte le possibili sfumature di grandezze che spaziano tra i due opposti presentati dalla carta selezionata ed avere conoscenze ed esperienze in comune sicuramente aiuta. Finita una partita si ha subito voglia di farne un’altra…e poi un’altra… la rigiocabilità è praticamente infinita.
Promosso a pieni voti e assolutamente consigliato!
Non sottovalutatelo… anzi! (Considerazioni finali)
Ci troviamo di fronte ad un gioco nuovo, che è anche un giocattolo, come dovrebbe essere più spesso in prodotti di questo tipo. Molto attraente e ben curato nei materiali, Wavelength offre un’esperienza di gioco alla portata di tutti sia per curva di apprendimento che per immersività e brevità delle partite. Addirittura le partite sono un po’ troppo brevi ma nessuno vieta di alzare il tetto di punti vittoria da raggiungere per assicurarsi la vittoria. Si possono inoltre mischiare le squadre o organizzare piccoli tornei a punti su più partite. Insomma un gioco che si può spendere sia per una intera serata, sia come filler. Inoltre non va sottovalutato: l'arguzia di trovare un indizio o un riferimento azzeccato è una sfida notevole, anche per i più spigliati sotto il profilo retorico e argomentativo.
PRO
- curva di apprendimento bassa
- materiali ottimi
- partite veloci
- buon livello di sfida
CONTRO
- possibile usura delle parti meccaniche a lungo andare
- alcuni argomenti delicati potrebbero generare discussioni