In un panorama dove a fatica si riesce a ricondurre i nostri amati eventi ludici a categorie ben definite (convention? fiere? festival? rassegne? sagre???) PisaGioca è riuscita in sole tre edizioni a conquistarsi una sua identità e specificità, al punto da portarci a usarla come termine di paragone quando diamo indicazioni sugli altri eventi.
L'anno scorso avevamo definito l'evento pisano un "concentrato di ludicità"; l'edizione 2011,che si è svolta lo scorso weekend, ha confermato questa visione giungendo al miglior sfruttamento possibile delle storiche Logge di banchi e ponendo quindi dei dubbi sull'eventuale crescita dei prossimi anni…
Le dimensioni fisiche e visive dell'evento non son variate rispetto allo scorso anno ma, come dicevamo, la zona è stata meglio sfruttata. Il noto loggiato è stato dedicato agli stand degli espositori e le associazioni, lo spazio antistante verso il ponte di mezzo è stato invece interamente dedicato ai tavoli da gioco libero e la ludoteca gestita dalla Tana dei Goblin Pisa. Tra questi tavoli all'aperto e quelli disposti tra i pilastri e gestiti dagli espositori si poteva godere di una gran bella visione complesiva di parecchie persone impengate a giocare. Tante ma purtroppo, lo diciamo subito e lo approfondiamo dopo, non quante ce ne aspettavamo.
La selezione di operatori proposta era in grado di soddisfare quasi tutti i palati ludici: Giochi Uniti, Red Glove e Raven si sono muniti delle ultime novità editoriali dei rispettivi cataloghi, con risultati più o meno fortunati. La città del Sole ha fatto la gioia dei più piccoli.
Gli operatori del gioco di ruolo (Narrattiva, Coyote Press e Wild Boar), presenti tra i tavoli anche se privi di spazio espositivo, hanno svolto più che altro attività divulgativa e si sono resi più che disponibili a parlare e far provare i propri prodotti, ma probabilmente l'utente medio di PisaGioca non si è dimostrato attrato da questo genere di attività ludica.
Parlando ancora delle attività di gioco, nella via limitrofa al loggiato i visitatori hanno potuto avere a che fare con le associazioni culturali quali Mysthara, Camarilla,Allied Force Fan Club e GRVItalia. Vi è stata però un'associazione che si è "distribuita" per tutto l'evento usando come marchio di fabbrica i suoi giochi giganti: Aosta Iacta Est!
Le riproduzioni sovradimensionate realizzate e presentate dalle magliette gialle di Aosta sranno probabilmente ricordate come uno dei tratti distintivi di questa edizione di PisaGioca.
Dunque tra tavoli da gioco per tutti, giochi giganti e mercanzie appetitose, il pubblico dei neofiti (spesso composto più da turisti che da Pisani) ha avuto di che cadere in tentazione per fermarsi anche solo 10 minuti sotto le logge. E i giocatori invece ? quelli che si son fatti 100 e più km apposta per l'occasione? Il loro (nostro) maggior premio è stato sicuramente il poter incontrare i prestigiosi ospiti presenti, gli autori di giochi! Andrea Chiarvesio, vecchia conoscenza nostra e ormai di tutta Pisa, ci ha presentato un prototipo quasi definitivo del suo più recente titolo sviluppato assieme a Pierluca Zizzi: Arcanum.
Emanuele Ornella, dopo la scorsa edizione, sembra si sia affezionato a questa manifestazione; anche lui armato di titolo nuovo nuovo: Oz, della Asmodee. Michele Mura, non abbiamo potuto parlare con lui dell'espansione di Jerusalem quanto avremmo voluto, ma è con lui e con Chiarvesio che abbiamo costruito un simpatico siparietto di spietati insulti ludici (presto li vedrete sui nostri schermi).
E infine Michael Schacht, il papà di China e Zoloretto è giunto da noi armato di un Mondo di simpatia e disponibilità. Il pluripremiato autore tedesco ha condotto demo sel suo nuovo titolo ininterrottamente per due giorni, la barriera linguistica è stato un ostacolo di poco conto con un gioco cosi intuitivo e cosi tanta disponibilità.
A rappresentanza del movimento dell'autoproduzione abbiamo trovato l'infaticabile Luca Bellini che ha contribuito a coinvolgere il pubblico di Pisa con i suoi prodoti della linea b-Games.
Questa più che degna rappresentanza autoriale è stata caratterizzata da una grande liberta d'azione rispetto a palinsesti e incontri programmati. Il risultato è stato un crogiuolo di creatività in cui chiunque lo desiderasse poteva assistere a interessanti confronti e scoprire retroscena sui processi produttivi che vanno dalla sola idea alla scatola sullo scaffale. Affascinante, ve lo assicuriamo, ma al contempo forse troppo distante dal visitatore occasionale che a malapena sapeva distinguere un tedesco (autore) da un turista.
Sarà per il clima, o per l'atmosfera, ma PisaGioca si conferma un posto ideale per chiaccherare con autori ed editori. I seminari dello scorso anno potevano quasi spaventare per ricercatezza degli argomenti; una bella sessione di gioco spensierata chiaccherando e giudicando i titoli (degli altri) è un modo assai più divertente di comprendere i processi ludo-creativi. Figuriamoci una fantastica cena culminata in deliri da "Brodo di Giuggiole" (prelibatezza alcolica locale).
C'è un autore che non abbiam volutamente citato, perchè è con lui che preferiamo introdurre un altro aspetto caratterizzante di questa PisaGioca 2011: i Therion, protagonisti di 011, nuovo gioco edito da Scribabs e firmato da Marco Valtriani, che per puro caso è anche organizzatoe di PisaGioca. La band svedese è stata domenica ospite dell'appuntamento Pisano, giunti sia per promuovere il gioco che li vede coinvolti (presente a PisaGioca ancora sotto forma di prototipo ma pienamente giocabile assieme all'autore, Valtriani) che per tutti i fan dei loro album symphonic metal. Carismatici, simpatici e disponibili come le star musicali sanno essere, Christofer Johnsson e compagnia hanno sicuramente catalizzato l'attenzione, ma non possiamo dire che siano stati motivo di migrazione di massa di metallari da tutta Italia.
Insomma, autori nazionali e internazionali, icone musicali, tornei e anteprime hanno reso questa PisaGioca imperdibile senza comunque aumentare il numero di visitatori. Anzi con un referendum talmente importante in corso e un tempo perfetto per i primi bagni, c'è stata forse fin troppa affluenza.
Un appuntamento a misura d'uomo, rilassante e pieno di belle occasioni. Un'isola sicura nel sempre più affolato calendario di eventi ludici estivi, a noi piace cosi, ma quali sono invece le aspettative degli organizzatori, l'associazione culturale Creatori di Divertimento?
L'abbiamo visto con i nostri occhi l'impegno di questi ragazzi per far funzionare tutto alla perfezione. E quando diciamo tutto ci riferiamo anche alle questioni logistiche come il montaggio/smontaggio delle strutture, il servizio d'ordine, le necessità elettriche e tutte quelle cose per cui si danno per scontate squadre di invisibili operai che prima o poi metteranno tutto a posto. Il nostro consiglio va alle istituzioni che patrocinano questa manifestazione, la pronvicia, la regione e il comune: se Pisagioca è entrata di diritto nel calendario estivo pisano e se si è distinta nell'intero calendario ludico italiano; se la vostra intenzione è (come ci sembra di aver intuito) di farla ulteriomente crescere, datevi veramente da fare! A cominciare da qualche bagno pubblico in più fino all'aumentare lo spazio espositivo e di gioco magari chiudendo qualche tratto dei Lungarni.
Vada come vada, il nostro consiglio come redazione è di non perdervi le prossime edizioni di PisaGioca. L'atmosfera che si respira è veramente unica, speriamo di potervela comunicare un po' con questa nostra galleria di immagini e con i video che pubblicheremo nelle settimane a venire.