La stella dell’editoria ludica italiana brilla anche sui cieli di Norimberga, dove i ragazzi di Asterion Press hanno presentato un catalogo di tutto rispetto! Tra novità annunciate e notizie in anteprima scopriamo come l’editore si propone al settore dei giochi da tavolo (e non solo) nel 2012…
Cominciamo con il confermare quei titoli già noti che sono in dirittura d’arrivo sugli scaffali e che, si spera, potrebbero arrivare in tempo per PLAY – Il festival del gioco.
Si parla di Takenoko, il nuovo titolo di Bauza che ci vede alle prese con un panda gigante ghiotto dei germogli del nostro prezioso giardino, recentemente vincitore del premio As D’Or 2012 (miglior gioco dell’anno in Francia).
Segue Pochi Acri di Neve, edizione italiana del gioco di carte per due giocatori che riproduce lo scontro tra inglesi e francesi nel territorio nordamericano che sarà noto successivamente come Canada. Questa edizione vanterà il regolamento rivisto e corretto anche alla luce degli ultimi aggiornamenti pubblicati dall’autore Martin Wallace. Autore che, lo ricordiamo, è ospite di PLAY e parteciperà probabilmente al lancio promozionale italiano del gioco.
E concludiamo con Dixit Jinx, una delle novità di questa Norimberga, ideato da Josep M. Alluè. In questa variante del noto Dixit, estremamente più dinamica e veloce, dovremo fornire degli indizi ai nostri avversari su qual è la carta giusta tra le 9 disposte nella griglia a terra, il primo ad indovinare si aggiudica la carta!
Ma Dixit Jinx non è l’unico party game in dirittura d’arrivo. Programmati per i mesi a venire, altri giochini di casa Asmodee stanno per rallegrare i nostri tavoli. Duplik è la nuova edizione di Identik, il gioco dove a turno si descrive un soggetto (riportato su una carta) agli altri giocatori che dovranno disegnarlo azzeccando il maggior numero di indizi (segreti) riportati sulla carta stessa.
C’è poi Time's Up, famoso gioco a squadre in cui bisogna far indovinare ai propri compagni il maggior numero di nomi in 30 secondi. Time's Up ha già conquistato dalla sua prima pubblicazione (2005) una pletora di premi e gode di svariate espansione e edizioni dedicate. Questa in particolare prende il nome di Edizione Blu.
E poi c’è Dobble: scatola tonda e carte altrettanto tonde per un gioco di velocità in cui per primi bisogna riconoscere il simbolo che accomuna due delle carte a tavola, ciascuna riportante 8 disegni diversi. 55 carte (tonde) per 2-8 giocatori , il titolo nella sua semplicità ha già conquistato tutto il mondo civilizzato dal 1999 ad oggi con svariate edizioni e riedizioni.
Ancora party game, ma di altra fonte: BonBons della GameWorks, editore svizzero con cui Asterion collabora sin dai suoi esordi nel mercato boardgame con Tikal 2. Torneremo su questo titolo nell’articolo dedicato a GameWorks, altro operatore che ci ha dedicato il suo tempo a Norimberga.
Altro editore che (da parecchio tempo a dire il vero) ha stretto accordi con il marchio della stella è il francese Iello. I due titoli che si apprestano a giungere in lingua italiana (speriamo in tempo per PLAY) sono Biblios e Innovation.
Il primo è un titolo di Steve Finn (noto come Scriptorium nella sua primissima edizione) in cui nei panni di un abate dovremo confrontarci con i nostri avversari nella sfida per la costituzione della più grande biblioteca di libri sacri. Come abbiamo già visto in tanti titoli simili, per vincere si devono conquistare il maggior numero di punti nelle varie categorie legate alla costituzione della biblioteca (dagli scrittori ai materiali fino ovviamente ai libri stessi), quello che contraddistingue questo Biblios, e che ne ha scaturito l’interesse internazionale, è l’interessante meccanica di gioco che si divide di fatto in due sottogiochi: la prima parte inerente le “donazioni”, dove bisogna fare le “prese” migliori, e la seconda che ruota attorno al meccanismo delle aste.
Innovation è anch’esso un gioco di carte che porta la firma di Carl Chudyk, già noto al pubblico per Glory to Rome (Sit Gloria Romae in Italia) , che si è conquistato un’ottima fama nelle community di appassionati nonostante una prima stesura grafica decisamente poco attraente. In questo sfida tra civiltà riprodurremo la storia dell’umanità dall’età della pietra all’epoca moderna a suon di carte. Carte che rappresentano (per l’appunto) innovazioni tecnologiche, ideologiche e culturali utili al nostro progresso ma sfruttabili anche dagli altri giocatori. L’edizione Iello è stata sottoposta, fortunatamente, a un completo restyling grafico.
E concludiamo la carrellata di titoli tradotti con due giochi per “gamer” che hanno brillato alla scorsa fiera di Essen.
Trajan, di Stefan Feld, è un gioco ambientato nell’antica Roma ai tempi dell’imperatore Traiano. Una Roma all’apice della sua gloria, al punto da potersi concentrare sugli affari interni e in cui si scatena la lotta di potere, una sfida per conquistare i favori dell’imperatore agendo sugli aspetti della vita romana (dal punto di vista politico, commerciale, militare…). Trajan è un gioco per 2-4 persone in cui una partita dovrebbe durare un’ora e mezza circa. Stefan Feld è un autore tedesco che vanta già parecchi titoli di successo sul mercato e che si è già misurato spesso con le riproduzioni dei periodi storici sui tavoli da gioco, tra le sue produzioni più note potreste ricordare Notre Dame o Strasbourg.
Ci spostiamo in tutt’altra epoca e location con Vanuatu, di Alain Epron. Il gioco riproduce la missione disperata in cui si buttano da 2 a 5 giocatore nel tentativo di riuscire a prosperare in questo sperduto arcipelago che non offre grandi opportunità di ricchezza. Si può investire nella pesca, nella ricerca di tesori nascosti, nel commercio o nel turismo (Vanuatu è nota per i tradizionali disegni sulla sabbia…). Per vincere la partita non dovremo diventare ricchi (sarebbe improbabile) ma quantomeno essere più bravi dei nostri avversari. Vanuatu è il titolo che ha riscosso maggior successo nel catalogo del piccolo editore francese Krok Nik Douil, tanto è vero che sono già programmate una serie di piccole espansioni da qui al resto dell’anno.
Tutto quanto vi abbiamo raccontato sino ad ora riguarda solo il primo semestre di questo 2012! I programmi per il resto dell’anno sono ancora in definizione, ma sappiamo già di poter contare su una forte partnership con GMT Games. Dopo il successo di Twilight Struggle, l’edizione italiana di Labyrinth è garantita e chissà che non siano altre le novità in arrivo dallo storico publisher californiano.
Altro gioco su cui c’è forte aspettativa, ma anche attesa di conferma, è quel Summoner Wars che, prima di essere importato e tradotto, merita uno studio approfondito sulle strategie di distribuzione e gioco organizzato che il titolo porta con se.
Insomma, aspettiamoci un catalogo altrettanto gustoso anche per il prossimo semestre, forte anche di garanzie come le prossime espansioni di Dixit e 7 Wonders, e spostiamo la nostra attenzione sui titoli italiani.
Eh già, perché è ormai cosa nota che anche Asterion stia tenendo d’occhio il panorama autoriale nostrano alla ricerca di titoli interessanti.
Quello che conoscevamo come Damascus, il gioco di Paolo Mori che tanto ci è piaciuto nella nostra anteprima lucchese, ha convinto gli amici di Asmodee al punto tale che è divenuto di fatto un gioco coprodotto dai due editori attualmente in pieno sviluppo presso il publisher francese. Nuova ambientazione (si parla di pirati!), nuovo nome e grafica in definizione, il progetto è in corso d’opera ma il suo lancio è previsto per la prossima estate durante la convention americana Gen Con!
Destino simile potrebbe essere quello di Hyperborea, il “giocone” carico di cubetti di Andrea Chiarvesio e Pierluca Zizzi. In questo gioco, cui dedicheremo presto un’anteprima, avremo di nuovo a che fare con diverse civiltà in competizione per il dominio di un mondo, quello di Hyperborea (per l’appunto). La chiave di originalità del gioco dovrebbe essere la meccanica con cui si definiscono le proprie possibilità di evoluzione, a suon di “pescate di cubetti”.
E come ultima segnalazione per i giochi da tavolo riportiamo l’interesse di Asterion per un prototipo presentato in quel di IdeaG a Torino lo scorso gennaio. Sembra che i talent scout abbiano preso contatti con un tale Stefano Castelli (personaggio per nulla noto su queste pagine) che pare aver confezionato un piccolo gioiello di giocabilità di cui speriamo di poter dare presto l’annuncio.
Non potevamo concludere la panoramica sulle produzioni italiane pubblicate da Asterion senza farci confermare la piena continuità nel supporto e nello sviluppo per la linea di giochi di ruolo che, contro tutte le tendenze di mercato, non conosce calo d’interesse: Sine Requie. Mentre il genio di Matteo Cortini e Leonardo Moretti è impegnato nella stesura di nuovi manuali (il prossimo,Gli Occhi del Serpente, è programmato per PLAY e sarà una campagna ambientata nel Sanctum Imperium), escono in questi giorni le ristampe di accessori come il mazzo dei Tarocchi del Giudizio e lo Schermo del Cartomante.
Salutiamo Asterion Press con la promessa di rivederci a PLAY per conoscere ulteriori dettagli sulla loro sempre più ricca linea editoriale.