martedì 5 Novembre 2024

[PLAY 2012] Gli ingredienti del successo di PLAY

Un’idea di come è andata questa questa PLAY dovreste esservela già fatta considerando che abbiamo passato ben 3 giorni a farvela raccontare ai nostri microfoni direttamente da chi la stava vivendo in prima persona, dagli organizzatori ai partecipanti.

Ma ora che è terminata, la manifestazione modenese si merita sicuramente un momento di attenzione su quelli che sono stati gli elementi chiave del successo di questa edizione.

Eh si perché è meglio chiarirlo subito: PLAY 2012 è stata un successo…

Osservando i padiglioni sin da quel momento magico che è l’allestimento, abbiamo capito che le aspettative erano alte. Lo abbiamo capito dall’impressionante numero di tavoli e sedie schierate per l’occasione: 1500 tavoli da gioco! E abbiamo anche pensato “Se non si riempiono tutte non sarà un bel vedere”. Eccome se si son riempite invece! Praticamente ogni metro quadro era dedicato al gioco (tranne ovviamente le stanze del cosplay, quest’anno più distaccate dall’evento ludico), e non vi è mai stata grande attesa per chi voleva sedersi e provare l’ultimo acquisto o farsi spiegare il prossimo.

La fiera è stata logicamente divisa in due grandi padiglioni. Uno incarnava al meglio il gioco per i più piccoli e per le famiglie, o quantomeno quel tipo di attività ludica che potremmo definire più “dinamica”. Quindi qui vi abbiamo trovato l’impressionante stand LEGO e gli spazi destinati ai giochi HASBRO, ai giochi in legno, alle pistole nerf, ai ludobus e il cornhole. Insomma potremmo definirlo il padiglione più “movimentato”. Nello stesso hanno trovato spazio un’area destinata ai giochi di carte collezionabili e l’immancabile fucina degli artigiani ludici, l’Area Autoproduzione.
L’altro padiglione, dalla metratura parecchio più ampia, era invece destinato ai giochi da tavolo dell’editoria specializzata (quelli che normalmente trattiamo su queste pagine, per intenderci), ai wargame tridimensionali e ai giochi di ruolo.
Un’ultima area più ristretta è stata il contenitore delle restanti passioni ludiche non esattamente riconducibili a un target specifico come i videogame, il softair, il lasergame o le piste di macchine slot.

Possiamo ricondurre il popolamento delle diverse aree al pubblico differente che ha partecipato nelle due giornate. Il sabato è stato più da “gamer”, giocatori consapevoli interessati a provare e acquistare le novità editoriali, abituè delle associazioni culturali e  non solo. Non abbiamo condotto analisi statistiche, ma dovessimo giudicare dal sabato di PLAY potremmo pensare che nell’ultimo anno c’è stato un aumento della popolazione ludica edotta, o che quantomeno gli “esperti” continuano a considerare Modena come il loro ritrovo principale anche dopo l’evoluzione della convention in fiera.
La domenica ha invece assistito all’invasione delle famiglie e dei neofiti. Potete immaginare quali siano stati gli spazi più frequentati. E diciamocelo: la domenica si è respirata un’aria più “festosa” in tutta la fiera.

Punto dolente invece il venerdi dedicato ai visitatori VIP. La formula chiaramente non ha funzionato: la comunicazione dei vantaggi legati a questo evento speciale è stata frammentaria e poco chiara, gli operatori che vi hanno partecipato non sembravano aver compreso cosa stessero facendo e, in generale, la sala allestita per l’occasione non dava l’idea di compensare l’acquisto dell’ambito biglietto VIP. Tutto da rivedere, è l’organizzazione stessa che lo riconosce e che, se dovesse riprovare questa strada avrà il suo bel da fare per riuscire a confezionare una proposta realmente attraente.

Parliamo delle proposte editoriali con un approccio similare a quanto normalmente facciamo con i nostri canali d’interesse. Il gioco da tavolo, come ormai accade da parecchi anni, l’ha fatta da padrone. L’elenco delle novità presentate è lungo, in particolare la fiera è diventata l’occasione per l’arrivo di importanti localizzazioni come è stato per Battlestar Galactica, Takenoko, Pochi Acri di Neve o Il Segno degli Antichi. Piacevoli notizie il successo di iniziative editoriali come Drako e la soddisfazione delle piccole nuove realtà per l’accoglienza dei giochi di carte come WarAge o Ninja Shadow Forged.
Per quanto riguarda le novità firmate da autori italiani, riportano ottimi segnali l’atteso starter set di Wings of Glory e la prima produzione nata dalla Sir Chester Cobblepot con il suo Collapsible D.
Passando ai giochi di ruolo, sicuramente questa categoria di gioco cosi sfortunata negli ultimi tempi è stata valorizzata dal fatto che ne fa parte il gioco ufficiale di PLAY, quel Piombo di cui abbiamo parlato anche su queste pagine, ispirato ai fatti dalla banda della magliana. Ma tra le (poche) pubblicazioni, indipendenti o meno, ha sicuramente spiccato Gli Occhi del Serpente, nuovo manuale dell’inarrestabile Sine Requie.
E concludendo con i wargame tridimensionali, gli appassionati di riproduzioni storiche hanno sicuramente trovato pane per i loro denti con sistemi come Impetus o Fields of Glory, mentre i patiti della fantascienza hanno potuto contare sul sempre presente Infinity. Ma l’evento che ha veramente destato clamore per gli appassionati della guerra in miniatura è stata la presenza del gigante britannico di questo settore, la blasonata Games Workshop che per politiche aziendali raramente vediamo presente in un evento che non sia organizzato da se stessa. Nessuna novità in particolare schierata sui tavoli di Warhammer o de Il Signore degli Anelli, ma comunque un evento da segnare sul calendario che potrebbe essere colto nelle prossime edizioni come opportunità anche per i fan della casa del nano bianco.

Un accenno agli ospiti: il parco di quest’anno è stato veramente sontuoso; tra autori italiani e stranieri sono state sicuramente raggiunte vette di eccellenza. Grazie al coordinamento di Giochi con l’autore  gli ospiti hanno adempiuto ai loro doveri istituzionali di disponibilità con il pubblico nell’ambito dei seminari e delle prove dei prototipi. Ma era chiaro che tutta la manifestazione pullulava di autori di giochi, tra quelli noti disponibili agli stand degli editori a quelli in erba, armati di prototipi e tanta speranza.
Ecco un altro aspetto che ha parecchio contraddistinto PLAY: gli editori e gli autori non hanno lesinato anticipazioni di quelli che sono i loro giochi in pieno sviluppo, anzi il pubblico di PLAY è stato probabilmente un’ottima occasione di test per i nuovi titoli.

I numeri ufficiali di PLAY non sono ancora stati resi noti; prima di parlare di incremento di pubblico (il numero di visitatori è considerato il principale strumento di misura dell’andamento di un evento) aspettiamo i comunicati dalla fiera, ma la sensazione che abbiamo avuto è che ci sia stata una crescita sia dei partecipanti che dell’offerta. PLAY sembra aver trovato una sua collocazione definitiva nel panorama degli eventi ludici: contaminazioni come i fumetti o i videogiochi non sono state abbandonate, ma sicuramente ora vengono trattati in maniera più accessoria rispetto al fulcro dell’evento: il gioco inteso come prodotto ma soprattutto come attività da svolgere in fiera.
L’impegno dell’organizzazione  di ModenaFiere, con la consueta direzione del Club TreEmme e la collaborazione della Tana dei Goblin, è stata tutta orientata a far sedere ai tavoli i visitatori, il tutto mediante un allestimento mirato, dei percorsi di gioco precostituiti per i neofiti e un palinsesto che in ogni momento ci invitava a giocare o a parlar di giochi.

Tanto spazio per giocare, novità editoriali, autori illustri, occasioni di approfondimenti e ampia varietà di titoli in vendita grazie alla presenza dei negozi oltre che degli editori. Sono questi gli ingredienti del successo di PLAY? Potrebbe anche darsi, ma in una logica commerciale che vuole che una fiera cresca di anno in anno, gli organizzatori dovranno probabilmente identificare nuovi elementi di attrattiva per la prossima edizione o quantomeno sperare in una crescita del settore, al quale la stessa PLAY sta sicuramente contribuendo. I nostri complimenti quindi a tutto lo staff organizzativo di PLAY e un buon lavoro per l’inizio dei lavori di PLAY 2013.

Prima di concludere vi vogliamo ringraziare per averci seguito sempre in tanti durante i 3 giorni di PLAY, sia dal vivo al nostro stand che, come sempre, online su queste pagine. Abbiamo già iniziato a pubblicare le anteprime dei giochi provati in fiera e continueremo a farlo nei prossimi giorni. Seguiranno anche i video delle interviste che abbiamo trasmesso in diretta assieme agli amici di Frequenza Ludica e i videomanuali dell’iniziativa “Vi presento il mio gioco”.
E per respirare un po' dell’atmosfera giocosa dello scorso weeekend o per dare un’occhiata ai giochi allestiti sui tavoli di PLAY, vi invitiamo a dare un’occhiata alla nostra immancabile galleria fotografica di PLAY 2013.

Buona visione e rimanete connessi su Gioconomicon.net.

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