martedì 5 Novembre 2024

5° Games Day italiano: il migliore di sempre?

Così ci era stato promesso, e quindi siamo andati a vedere questo Games Day pronti a cercare il pelo nell’uovo e quindi a spaccarlo in quattro.
Insomma quest’anno siamo andati a far le pulci all’evento principe della Games Workshop in Italia, per verificare se davvero sarebbe stato il migliore di sempre.

Per quanti non lo sapessero, il Games Day è l'evento dedicato all'Hobby Games Workshop che la stessa organizza ogni anno, da cinque anni a questa parte, in Italia, e più precisamente in quel di Modena.

Anche quest'anno, come gli anni passati, c'è stato il sold-out dei biglietti, quindi assieme a noi c'erano un migliaio di hobbisti che aspettavano di sapere come sarebbe stato questo quinto Games Day Italiano.

Continuate a leggere per sapere com’è andata…

All’arrivo la prima, gradevolissima, sorpresa: quella che negli scorsi anni era stata una fila stancante per iscrivere le proprie miniature al Golden Demon (la competizione di pittura ospitata regolarmente dal Games Day) è scorsa senza problemi. L’evento iniziava alle 10.00, ma è stato possibile iscrivere i pezzi in concorso sin dalle 8.30, e poi mettersi comodi nell’auditorium del Forum Guido Monzani, dove lo staff Games Workshop (GW da qui in poi) ha animato l’attesa, come gli scorsi anni con vari giochi.

Dopo pochi minuti dall’apertura la voglia di andare a vedere i tavoli era molta, ma c’era anche la conferenza di Phil Kelly e Martin Footit, rispettivamente Senior Games Developer e Miniatures Designer… la curiosità per la conferenza ha vinto, per cui il resto ha dovuto aspettato.

Ed è stata una buona scelta, la conferenza si è rivelata piuttosto interessante, Phil Kelly ha parlato diffusamente del modus operandi dietro le scelte fatte per Oscura Vendetta (la nuova scatola base di Warhammer 40K) e del nuovo Codex del Chaos. La volontà era di dare agli Space Marine traditori un look molto diverso dai lealisti, insomma non degli Space Marine pieni di punte, ma un esercito caratteristico e unico. La scelta è stata quindi quella di dare un aspetto molto più “organico” alle diverse unità: armature contorte e fuse ai corpi, creature a metà tra la macchina e il demone, orde di cultisti… Tutto questo separa visivamente i seguaci del Chaos da quelli dell’Imperatore, lavoro che è poi portato a compimento sul tavolo da gioco dalle regole dell’esercito. Il momento delle domande del pubblico è un momento che personalmente temevamo un poco, considerando cosa è successo nelle passate occasioni. Questa volta però è andata meglio, e anche se alcune domande erano più affermazioni travestite, nel complesso la sessione di D&R si è risolta con alcuni interessanti quesiti sullo sviluppo delle miniature e sui motivi dietro alcune scelte. Resta, indelebile nei nostri cuori la domanda: “L’unione Europea ha vinto il Nobel per la pace, pensate che questo possa far calare le vendite dei Berserker di Khorne?”. Chiunque tu sia, grazie.

Dopo la conferenza abbiamo potuto finalmente visionare il resto del forum, e ci siamo diretti immediatamente alle vetrine del Golden Demon. Da lontano queste parevano curiosamente spoglie, ma a fronte di un numero di partecipanti inferiore rispetto allo scorso anno la qualità media delle miniature era sicuramente alta, tanto da rendere l’evento uno dei più difficili a cui partecipare. Rinnoviamo quindi i nostri complimenti ai vincitori delle varie categorie, che potete trovare qui.

Continuando a girare per il piano terra abbiamo trovato molte attività. La già nota vetrina delle Armies on Parade presentava le armate degli hobbisti che quest’anno hanno vinto l’omonima competizione nei rispettivi negozi, venuti a sfidarsi da tutta Italia. Molte le idee cui ispirarsi, e certamente interessanti le soluzioni scelte dai partecipanti per dare risalto alle proprie armate, dalla creazione di un bosco pieno di Elfi Silvani, alla breccia di un Muro da parte delle forze del Chaos, le armate presenti erano piccoli capolavori d’ingegno.

Nuovo evento di quest’anno la Table Competition, in altre parole una sfida in cui club e negozi preparano dei tavoli e li fanno giocare al pubblico. L’evento è diviso in due sezioni, il miglior Scenario e il miglior Tavolo. Essendo il primo anno di questo evento non tutti i tavoli erano eccellenti, alcuni ci sono sembrati semplicemente pieni di elementi scenici senza costrutto, ma non per questo non c’erano delle perle, come il tavolo che poi ha vinto il premio che vantava una superficie completamente lavorata e l’inclusione di un paio di Sfere al Plasma che facevano veramente una grande figura… O come la Torre di Orthanc, talmente alta da far sentire ancora più piccola la nostra inviata… O come il simpaticissimo tavolo di corse degli Orki, che ha vinto meritatamente il premio "Miglior Scenario" e che non ha riposato un attimo per tutto l’evento.

Come se la possibilità di disputare partite tra giocatori non fosse sufficiente, durante la giornata si è disputata anche un’amichevole sfida tra Italia e Francia. Infatti i campioni dei rispettivi Throne of Skull si sono sfidati; è stato così possibile assistere a partite di Warhammer Fantasy, Warhammer 40.000 e Il Signore degli Anelli, giocate ai massimi livelli; partite che hanno visto la compagine italiana ottenere due vittorie su tre, punteggio che andrà confermato o anche migliorato durante il Games Day francese.

Alle attività ormai note, ma sempre piacevoli, dello Scrap Demon e dello Speed Demon, quest’anno si è aggiunta la Scrap Tower, che consisteva nel creare, con gli sprue messi in dotazione, un elemento scenico. Le tre competizioni si sono svolte con il massimo entusiasmo possibile, tenendo impegnata gran parte del pubblico per tutto il giorno. Come al solito ai vincitori dei vari Scrap è stato consegnato lo scatolone con tutti gli sprue avanzati, un vero tesoro per gli hobbisti!

La visita al pian terreno si è conclusa con la doverosa visita agli stand dello Studio e di Forgeworld, dove in bella vista c’erano le opere degli ospiti e, per chi volesse, la possibilità di fare domande agli ospiti stessi.

Salendo al secondo piano la prima cosa che si notava era la mancanza di calca agli stand di vendita. Gli scorsi anni questo era un disagio non indifferente ma quest’anno, grazie all’organizzazione, il problema si è risolto brillantemente: all’entrata dell’area di vendita si veniva forniti di un sacchetto, in cui mettere i propri acquisti. A differenza degli scorsi anni, in cui c’era una cassa per ogni stand, quest’anno le casse sono state messe tutte assieme al termine dell’area di vendita, per cui chi acquistava poteva tranquillamente fare la fila alla cassa più libera, e pagare tutto assieme, quest’anno anche con carta di credito.  

In bella mostra sullo stand Forgeworld c’erano le novità di quest’anno; in particolare l’imponente volume Horus Heresy – Betrayal, il primo di una serie di libri dedicati all’Eresia di Horus, il singolo evento più importante della storia dell’uomo nell’universo di Warhammer 40.000. Tali eventi, di cui si parla nelle leggende, sono estremamente importanti per i giocatori perché vanno a toccare le radici stesse su cui si basa il gotico universo del 40.000. A quanto pare però Forgeworld ha fatto un lavoro egregio, fornendo un volume di qualità sia per la realizzazione sia per i contenuti, risultando alla fine della giornata uno dei prodotti più venduti nonostante il prezzo non proprio contenuto di 70 sterline.

Tirando le somme sull’evento bisogna dire che gli aspetti positivi erano molti, ma non è mancata qualche piccola nota negativa, probabilmente esterna all’organizzazione, ma non di meno presente. Gli scorsi anni era presente un piccolo stand Giochi UnitiFantasy Flight in cui è stato possibile provare i nuovi giochi legati al brand GW; quest’anno, nonostante l'imminente uscita di Relic, di cui abbiamo parlato qui, lo stand non c’era, ed è un peccato perché avremmo voluto poter approfondire maggiormente questo nuovo prodotto. Altra assenza nel panorama non miniaturistico è stata la conversione digitale di Warhammer Quest, che da quanto anticipato avrebbe dovuto farsi vedere proprio in occasione del Games Day, ma probabilmente il comunicato si riferiva solo all'appuntamento britannico di Birmingham. Altro piccolo problema: la chiusura del bar interno. Anche se si sono preoccupati di far arrivare un furgoncino esterno che ha lavorato tutto il giorno, la fila per prendere un caffè era semplicemente troppa, molto più d quella agli stand di vendita!

Tolte queste piccole note negative, l’evento è stato sicuramente un successo: una vera perla l’organizzazione degli spazi e degli eventi, lavoro di cui Mauro Canavese, Event Manager GW, può giustamente essere orgoglioso… d’altro canto non tutti possono dire di aver organizzato il Miglior Games Day di sempre!

Fino al prossimo anno almeno…

Tutte le foto di questo articolo e molte altre ancora (tra cui gli splendidi capolavori che hanno partecipato al Golden Demon) sono disponibili in questa nostra galleria.

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