Come ogni anno anche in questo 2012 Gioconomicon ha avuto un ruolo da protagonista nell’organizzazione degli incontri dedicati al gioco in Lucca Games. Non potevamo farlo se non portando al centro del dibattito uno degli argomenti di maggior interesse in questi ultimi mesi nel panorama ludico internazionale.
Aziende che dal nulla raccolgono 3 milioni di dollari per lo sviluppo di miniature, giochi di autori sconosciuti che raggiungono al primo colpo e senza gavetta la pubblicazione a livello internazionale, case editrici sconosciute o morenti che trovano all’improvviso nuovi capitali per portare avanti i propri progetti…
Cos’è il Crowd Funding? Come si declina con l’universo ludico? Quali opportunità e quali minacce porta al mercato che da sempre riempie le nostre tavole e le nostre serate?
Queste alcune delle domande che hanno fatto da sfondo all’incontro che ha visto come moderatore Massimiliano Calimera, capo-redattore della nostra testata, e come ospiti due aziende che hanno fatto del Crowd Funding uno strumento di forza: la Greebo Minatures, rappresentata da Lorenzo Giusti (capitalizzazione su indiegogo di 10.205€ per la linea di miniature: Nippon Goblin & Turtles) e Andrei Novac (capitalizzazione su indiegogo di 8.575€ per la produzione internazionale di Exodus: Proxima Centauri).
A prendere la parola per primo Lorenzo Giusti ci racconta che per la Greebo il Crowd Funding non è stata una scelta, ma una necessità. Quando una linea di miniature, dedicata ad una squadra da football di goblin in stile orientale, era rimasta in gestazione per parecchi anni senza che si raccogliesse abbastanza interesse per la produzione, si sono trovati a cercare forme di finanziamento alternative per evitare che alcuni competitor sviluppassero prima di loro progetti analoghi. La minaccia di perdere l’iniziativa sul prodotto ha portato la Greebo a tentare la strada del Crowd Funding sul portale Indiegogo, ottenendo da un lato il vantaggio di produrre la linea in sospeso e dall’altro quello di vendere immediatamente tutte le copie stampate visto che, su questi portali, i finanziatori con le proprie quote sono anche i primi acquirenti di quanto sviluppato.
Ma è dalla risposta di Lorenzo alla domanda: “Rifaresti l’esperienza del Crowd Funding?” che si rivelano le minacce di questo strumento. Il CEO della Greebo infatti ribadisce come il Crowd Funding per lui sia stata solo una necessità definendolo un modo per farsi “concorrenza da solo”. Realizzando le proprie vendite principalmente on-line la Greebo, come tante altre aziende, vede su siti come Kickstarter o Indiegogo i propri prodotti a diretto confronto con altre case editrici o con autori di lavori “fatti in casa”. L’unica arma per contrastare tutto ciò nelle mani della Greebo è la qualità, che tuttavia rischia di non bastare quando i capitali di potenziali acquirenti si disperdano nelle facili chimere di lavori improvvisati.
Il secondo grande protagonista, Andrei Novac, ha portato all’incontro un’esperienza molto diversa del mondo del gaming Crowd Funding. La NSKN Legendary Games infatti utilizza questi portali come principale strumento di marketing per promuovere i propri prodotti. L’idea è che, se un prodotto nella sua presentazione all’interno del portale si differenzia nettamente per qualità e contenuti rispetto alle altre idee presentate, non solo raggiunge la pubblicazione (vendendo già tutte le copie della prima stampa) ma il portale di Crowd Funding diventa un facile strumento di comunicazione e di passa parola.
Tramite questi portali infatti da un lato è possibile finanziare il gioco, dall’altro si ha la certezza di comunicarne velocemente i contenuti, anche nel dettaglio, creando nei finanziatori dei potenziali punti di riferimento per la diffusione del titolo.
Basta pensare che, senza questo strumento, nemmeno noi saremmo venuti a conoscenza del suo Exodus: Proxima Centauri. Un risultato che Andrei si propone di replicare presto, vista l’uscita prevista della NSKN di 4 titoli nel 2013 di cui almeno 1 sarà finanziato tramite Crowd Funding (ad oggi la piccola casa editrice difficilmente riuscirebbe a realizzare tutti i titoli in programma senza questo strumento).
Ma l’incontro è andato ben oltre la semplice esperienza delle due aziende, sfruttando la presenza dei due editori per approfondire l’argomento. Le domande del pubblico hanno permesso infatti di scoprire come oggi il Crowd Funding nell’universo ludico sia nelle mani di due grandi portali: Kickstarter, legato esclusivamente al mondo statunitense, e Indiegogo, che invece permette di creare progetti anche ad aziende europee, scelta praticamente obbligata quindi per le due case.
Ancora più interessante l’approfondimento di come il Crowd Funding si cali nell’ordinamento giudiziario italiano, non ancora pronto a recepire questo tipo di finanziamenti per le aziende e quindi le difficoltà affrontate dalla Greebo per far rientrare i fondi raccolti nel quadro normativo/fiscale attuale.
In conclusione si è tornati alla domanda iniziale: il Crowd Funding rivoluzionerà il mercato ludico? L’opinione di entrambi gli ospiti si traduce in un assenso. Greebo parla di nuova competitività e della necessità di contrastare il fenomeno con la qualità dei propri prodotti. La NSKN, al contrario, vede in tutto ciò un’opportunità per le piccole e medie imprese. Una forma di finanziamento dalla quale le grandi imprese sono escluse, riconosciute e scartate proprio dal pubblico che ad oggi sembra favorire progetti di realtà più piccole. L’esclusività di questo strumento sembra essere quindi più di aziende piccole e medie, consolidate agli occhi di finanziatori in cerca di qualità, che (come molti pensano) di “battitori liberi” in attesa di lanciare la propria idea sul mercato.
Le due visioni estremamente divergenti non rappresentano tuttavia un riquadro esaustivo di un mondo in continua evoluzione e cambiamento. La conclusione dell’incontro non sono le risposte a tutte le domande sull’argomento, ma uno spiraglio di luce su un mondo che esiste, continua a crescere ed inizia a ritagliarsi una fetta sempre più grande all’interno del mercato ludico: il Crowd Funding.