Per quanto le personalità che la compongono siano ben note nel panorama italiano, la Ares Games sin dai suoi albori ha sempre reso chiara la sua natura internazionale, anche in Italia (dove ha sede) ha cercato e trovato un partner per operare in termini di distribuzione e localizzazione.
Quindi non è affatto inusuale che cogliamo l’occasione del salone internazionale del giocattolo di Norimberga per scoprire quelli che sono i progetti e le novità in arrivo per questo 2013…
Iniziamo ovviamente da Wings of Glory, il gioco di duelli aerei di Andrea Angiolino e Piergiorgio Paglia che rappresenta la linea principale nel catalogo Ares. Diversi prodotti importanti sono appena usciti per questo marchio: il Rules and Accessories Pack della serie WW2 è l’equivalente di quanto abbiamo visto l’anno scorso per il primo conflitto: una scatola contenente un manuale completo, con diverse varianti, regole per aerei speciali, segnalini danno, righelli, plancette e tutto quello che serve per giocare WoG WW2 al livello di complessità che si preferisce (ricordiamo che in questa scatola non ci sono aerei, per cominciare a giocare sarà il caso di munirsi di almeno due airplane pack).
Per la WW1 arriva invece un nuovo starter set molto più accessibile, il duel pack: al suo interno troveremo due aerei, il regolamento base (giusto un paio di regole opzionali tra le più note), il mazzo di fuoco A e i segnalini essenziali. Questo formato è stato pensato per riportare il gioco alla sua naturale immediatezza, rimanendo su un livello di complessità che è quello che aveva Wings of War al suo esordio. Anche i neofiti dovranno solo scegliere quale coppia di aerei prendere (le opzioni sono due: Fokker Dr.I e Sopwith Camel oppure Albatros D.Va e Spad XIII ) e potranno immediatamente iniziare a giocare, a un prezzo che dovrebbe rimanere tra i 28 e i 30 euro. Con questa mossa Ares punta effettivamente ad allargare il pubblico di WoG: se il 2012 è stato l’anno della continuità per tutti gli orfani di Wings of War che bramavano nuovi modelli, il 2013 sarà invece incentrato a coinvolgere nuovi piloti sui tanti biplani già in circolazione.
Parlando dell’immediato futuro invece, ci sarà sicuramente l’ampliamento della gamma di modelli per la WW2 con i nuovi caccia (come il P-51 o lo Spitfire Mk IX), aerei più moderni rispetto a quelli pubblicati fino ad ora che per rappresentare la loro maggiore velocità utilizzeranno carte più lunghe. Seguiranno poi un’altra coppia di bombardieri: il B-17 (noto anche come la fortezza volante) e l’Avro Lancaster. Quest’ultimo potrà contare anche su una versione “dambuster”, cioè quello che vediamo spesso, nelle riproduzioni modellistiche, caratterizzato da una gigantesca bomba cilindrica sotto la fusoliera.
Chiude questa panoramica sulla WW2 l’intenzione (non ancora pianificata con certezza ma comunque entro l’anno) di realizzare anche per questa serie un nuovo starter set.
Tornando al primo conflitto invece, gli appassionati potranno contare sicuramente su nuovi airplane pack (modelli molto attesi in arrivo, come lo SPAD S.VII) ma l’uscita più rilevante è rappresentata da un nuovo set di regole ideato per estendere il gioco attraverso scenari e campagne. Una sorta di ampliamento al rules pack già in essere che porta l’esperienza di gioco oltre la singola partita. L’esigenza di questo sistema è molto sentita dai fan; sono parecchie le proposte nate spontaneamente nelle comunity per scenari creati con un modello a punti o regole di campagna, per unire più partite (nonostante tutta questa propositività, il regolamento in questione è comunque tutto frutto della mente di Angiolino).
Ci spostiamo poi dai cieli alle acque e cominciamo a parlare di Sails of Glory, il gioco di combattimento navale che usa le ben note meccaniche di WoG e che sta finalmente per arrivare sui tavoli dei giocatori. Abbiamo potuto dare un’occhiata dal vivo ai modelli delle navi finalmente pronti, anche se non ancora a un livello definitivo (sia per quanto riguarda la pittura, che per quanto riguarda i dettagli…anche se a noi sembravano di qualità elevata anche a questo stadio). La qualità di questi modelli, gli artwork di Francesco Mattioli e i pochi cenni sulle regole rilasciati nel corso degli ultimi mesi hanno alimentato parecchio hype per questo titolo, l’attesa è tanta e Ares sa di avere un gioco molto stimolante tra le mani.
Con l’occasione abbiamo anche approfondito l’argomento basette: potete vedere le dimensioni rispetto alla nave in queste nostre foto. Dato che le informazioni utili a classificare la nave saranno articolate in maniera un po più complessa rispetto a WoG, si è deciso di stampare la scheda del modello e inserirla sotto la parte di plastica trasparente anziché tampografarla nella base stessa.
Insomma sembra che la tabella di marcia prefissata sia stata seguita; una volta chiusi gli ultimi interventi sulla parte grafica si inizia la produzione e la pubblicazione dovrebbe essere garantita per il prossimo agosto. Ma c’è anche una novità che probabilmente viaggerà parallela al normale ciclo produttivo di Sails of Glory: la Ares sta prendendo in seria considerazione l’idea di affiancare anche una campagna sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter.
Roberto di Meglio ci chiarisce subito: questa scelta non nasce da una necessità produttiva, ma dall’interesse per un’opportunità di marketing che darebbe ulteriore spinta al lancio del gioco. Kickstarter rappresenta un veicolo pubblicitario importante che aumenterebbe la notorietà e l’aspettativa per questo titolo. Inoltre un eventuale successo della campagna potrebbe accelerare di parecchio tutta la produzione del materiale successivo al lancio: una seconda serie di navi, i modelli speciali, i tappeti di gioco, gli elementi scenici… di cose in cantiere ce ne sono tante, Kickstarter potrebbe rappresentare una bella accelerata sulla pipeline di produzione se effettivamente si scatenasse un preordine di dimensioni “importanti”, senza quindi dover aspettare i risultati sul mercato del primo set in uscita “tradizionale” prima di poter decidere come procedere. Se effettivamente, come è probabile, questa ipotesi di usare Kickstarter si concretizzerà, la campagna partirà probabilmente a marzo.
Passiamo a parlare di boardgame. Come già sappiamo la Ares ha ottenuto una licenza di un titolo parecchio noto degli anni 80: Inkognito, di Alex Randolph e Leo Colovini. La nuova edizione sarà sottoposta ad un restyling grafico che comunque non tradirà lo spirito delle illustrazioni originali che hanno contribuito alla fortuna di questo classico. Neanche il regolamento è stato rivoluzionato, sono stati solo rivisti due aspetti che compromettevano un po' l’esperienza di gioco. La modalità di movimento è stata aggiornata ai regolamenti moderni (non vi preoccupate, la mascherina con le palline è ancora presente), ci saranno nuove applicazioni per quelle combinazioni che ci portavano a “stare fermi per un turno” e la pallina gialla ci permetterà di muovere i pezzi di un avversario. Inoltre è stata aggiunta la possibilità di giocare in 5, dove il quinto giocatore prenderà i panni del noto ambasciatore. Contrariamente ai suoi avversari, l’ambasciatore avrà come scopo quello di scoprire le identità di tutte le altre spie in gioco.
Oltre che in lingua inglese per Ares e in italiano per Red Glove, il gioco potrà contare su una massiccia copertura internazionale, con edizioni in spagnolo, francese, tedesco e altre lingue in fase di definizione.
Per quanto riguarda la linea della Guerra dell’Anello, possiamo già parlare di due prodotti per questo 2013. Prima di tutto La Battaglia dei Cinque Eserciti, ovvero il gioco a se stante che riproduce lo scontro descritto sulle pagine del romanzo Lo Hobbit, che sarà replicato sui tavoli da gioco proponendo un’esperienza ludica simile a quella che abbiamo visto in Battaglie della Terza Era. Sarà quindi un’uscita focalizzata sull’aspetto bellico (niente hobbit e nani che “girano” attorno al tavolo) anche se il ruolo dei personaggi principali della storia (che avranno le loro singole miniature) sarà molto significativo per l’esito della battaglia. Potete dare un'cchiata in esclusiva ai modelli di Bard l'arciere e della grande aquila nella nostra galleria fotografica.
Il gioco ovviamente non potrà che far tesoro della spinta promozionale legata alla nuova pellicola di Peter Jackson, in programmazione per quest’anno; dovrebbe comunque riuscire ad essere pronto prima dell’arrivo nei cinema del secono capitolo della trilogia cinematografica.
Parliamo poi della seconda espansione per War of the Ring: Warriors of Middle Earth. Le fazioni che troveremo in questa scatola sono gli Ent, i corsari,i ragni, le aquile, i non morti e i Dullandiani (quindi tre fazioni nuovi rispetti all’edizione precedente). Tutte le unità sono aggiornate alla seconda edizione del regolamento, l’uscita è prevista per il secondo semestre dell’anno.
E concludiamo la carrellata con una novità assouta: Dino Race. Si tratta di un gioco per bambini che vede dei dinosauri dall’aspetto molto “puccioso” impegnati a correre lungo un percorso personalizzabile (sono esagoni con diverse titpologie di terreno da affiancare) minacciati dall’imminente eruzione di un vulcano. La meccanica è molto semplice: il gioco è regolato da carte che riproducono i 4 terreni che troviamo sugli esagoni, si gioca la carta tra quelle della propria mano per spostarsi sul tipo di esagono mostrato. Ci sono però ovviamente anche carte che servono a far dispetti agli avversari (torna indietro, ruba carte, etc). E come ulteriore elemento di complicazione c’è un uovo lungo il percorso: trasportarlo provocherà sicuramente un sacco di problemi, ma chi dovesse tenerlo alla fine del gioco otterrà un buon numero di punti in premio.
Il principale elemento di attrattiva del gioco sono sicuramente le miniature dei dinosauri: per quanto i modelli prototipo che abbiamo visto di persona erano realizzati in resina, ci dicono che la versione finale in plastica non sarà troppo dissimile. Anche se in modalità “ultra-cute”, i modelli sono stati scolpiti da un vero esperto, famoso per i suoi lavori di riproduzione affiancato da paleontologi: Michelangelo Ricci. La grafica invece è affidata al collaudatissimo Francesco Mattioli che, da perfezionista quale è, si preoccupato di adornare gli esagoni dei terreni solo con piante preistoriche realmente esistite ne periodo cretaceo. Infine l’autore del gioco è Roberto Grasso, esordiente dal punto di vista autoriale.
Dino Races come abbiamo detto è giocabilissimo dai più piccoli (da 6 anni in su) e permette di sfidare fino a 4 giocatori.
Per quanto tutti gli elementi del gioco siano definiti, si dovrà attendere la conclusione delle trattative con i partner internazionali per poter definire una data di uscita.
E con quest’ultimo prodotto si va a chiudere la panoramica delle produzioni Ares per questo 2013, ci sono in realtà già altri titoli in fase di sviluppo, ma ne parleremo a tempo debito , per il momento prepariamoci all’imminente ondata di aerei, navi, elfi e …dinosauri!
Vi ricordiamo che tutte le fotografie che vedete in questo articolo e molte altra ancora sono disponibili nella nostra galleria fotografica di Norimberga 2013.