Durante la scorsa Lucca Comics & Games era stato preannunciato un radicale cambio di pelle per il noto premio Best of Show, che da anni viene assegnato durante la kermesse lucchese.
PLAY 2013 è stata la cornice in cui dare seguito a quest’annuncio, durante il festival del gioco modenese è stata infatti ufficializzata la rinascita di un premio ludico celebre negli anni ’90: il premio “Gioco dell’anno”, che andrà a sostituire il “Best of Show” di Lucca Games, con l’obiettivo di diventare un apripista per l’editoria specialistica nei confronti del grande pubblico.
Ovviamente non potevamo perderci la conferenza di lancio del premio: una tavola rotonda tenutasi il 6 aprile a Modena coordinata da Emanuele Vietina, vice-direttore di Lucca Comics & Games, con la partecipazione di Fabrizio Paoli, membro dell’organizzazione e coordinatore dei lavori e del progetto, Beatrice Parisi, che ha curato le passate edizioni del “Gioco dell’anno” per la rivista “Agonistika News” e Marco Giannatiempo, amministratore di Laboratorio Comunicazione, la società che cura la comunicazione dell’evento toscano…
Vietina ha subito chiarito le intenzioni del nuovo premio, il cui cambio non è solo il passaggio a un nuovo nome, ma una rivoluzione strutturale dell’iniziativa. L’idea infatti nasce dal bisogno, condiviso con gli editori, di avere uno strumento che possa effettivamente promuovere il gioco sul mercato ed in comunicazione. Un incontro tra lo staff di Lucca e dodici dei principali editori italiani ha infatti portato a definire le linee guida di un nuovo premio.
Obiettivo condiviso: creare un bollino di qualità agli occhi dei consumatori per rendere il premio anche uno strumento di marketing. Un trofeo quindi che si legherà alle logiche editoriali dell’industria ludica per divenire un oggetto di comunicazione anche verso i media generalisti.
Proprio per perseguire questi scopi il premio, pur rimanendo sostanzialmente legato a Lucca Comics & Games, ne prenderà le distanze con una tempistica ben diversa dall’ormai vecchio “Best of Show”. L’evento toscano si trasformerà: da “momento in cui venivano annunciati i vincitori” a “l’occasione per avere un vero e proprio rilancio editoriale del titolo premiato”.
Al “Gioco dell’anno” potranno partecipare tutti i giochi pubblicati dal 1° giugno dell’anno precedente alla premiazione fino al 31 maggio dell’anno in corso. Tutti i titoli candidati dagli editori o dai distributori verranno testati dalla giuria da giugno fino a fine agosto, periodo nel quale i giurati potranno commentare e votare su una piattaforma di comunicazione chiusa a loro riservata. A settembre saranno presentate cinque nomination e a metà ottobre si arriverà alla proclamazione di un vincitore, dopo che la giuria avrà provato a fondo per un week-end i titoli nominati e scelto il migliore.
Conoscere il vincitore già da ottobre permetterà sia all’ufficio stampa di Lucca Games che all’editore di dare l’opportuna visibilità al premio ed al titolo, grazie ad un’azione strutturata sui media tradizionali, un’area riservata all’interno della fiera ed un evento dedicato per la consegna del premio.
Durante la conferenza il compito di spiegarci i criteri su cui si baserà la premiazione e su cui è stata costituita la giuria è andato direttamente a Fabrizio Paoli, coordinatore dell’iniziativa e principale autore del regolamento, illustrando come la sua stesura sia stata realizzata grazie ad un confronto con Tom Werneck, giurato di unga data del premio ludico per eccellenza: il tedesco Spiel Des Jahres.
Ma entriamo del dettaglio della presentazione: per cominciare niente più categorie multiple. Verrà attribuito un solo premio “Gioco dell’anno” per meglio concentrare tutti gli sforzi di comunicazione, al fine di riuscire a sdoganare ufficialmente il mondo ludico agli occhi del consumatore. Non potevano tuttavia sparire del tutto le radici del passato “Best of Show”. Motivo per cui si è deciso di affiancare il nuovo titolo ad un ulteriore premio, destinato ai role player, che prenderà il nome di “Gioco di ruolo dell’anno” e che vedrà l’aggiunta di tre esperti alla giuria per identificare il titolo da premiare.
I giochi che potranno essere candidati dovranno essere prodotti in lingua italiana e disponibili nei negozi (specializzati e/o GDO). Saranno ovviamente esclusi tutti i giochi on-line, i regolamenti in pdf e i videogiochi.
Il metro di giudizio, per rendere il titolo appetibile al grande pubblico, e trasformare il premio in un marchio di qualità e di riferimento, è prefissato e verterà sui seguenti criteri:
1) Originalità del gioco.
2) Chiarezza e completezza del regolamento.
3) Efficacia dei materiali e della grafica.
4) Longevità e divertimento del gioco.
5) Capacità di allargare la platea degli interessati (il concorso è infatti mirato a giochi per famiglie e/o entry level, non ad appassionati o per giochi complessi).
La giuria infine è composta da personaggi indipendenti e legati al mondo della cultura ludica, per professione o per passione riconosciuta. La loro nomina è a tempo indeterminato, per garantire nel tempo rispetto e condivisione dei criteri e consolidare il metro di valutazione attraverso gli anni, caratteristica che è fortemente mancata nel “Best of Show”.
I giurati, i cui nomi sono stati resi noti durante la conferenza e che sono stati trasmessi in diretta streaming da Gioconomicon, sono:
– Roberto Genovesi: ex presidente Best of Show e direttore artistico di Cartoons on the bay, in veste di presidente della giuria.
– Beatrice Parisi, in qualità di vicepresidente, che come abbiamo detto è stata un giurato storico del Gioco dell’Anno oltre che conduttrice del programma radiofonico Giocando.
– Massimiliano Calimera: capo redattore Gioconomicon.net.
– Paolo Cupola: giornalista che scrive di videogiochi sulla Gazzetta dello sport e di giochi da tavolo su Giochi per il mio Computer.
– Luca Bonora: che scrive di giochi per il Touring Club e su TCI junior.
– Mauro Gaffo: ex direttore di Focus Giochi e vice-direttore di Focus.
– Caterina Ligabue: la più piccola giurata, che lo scorso anno ha collaborato come opinionista, a soli 12 anni, in una rubrica di giochi su Topolino.
– Fabio Cambiaghi: redattore della rivista ludica ILSA
[ndr 11/04/2013: a seguito di ultimi aggiornamenti abbiamo corretto nomi e titoli dei giurati con le informazioni ufficiali]
I nomi dei tre “saggi” che si occuperanno di affiancare la giuria per la nomina del miglior gioco di ruolo sono stati resi noti solo parzialmente. Ad oggi sappiamo che saranno tra le loro fila: Andrea Vigiak e Daniele Prisco.
Ultimi due interventi della conferenza di presentazione sono stati quello di Marco Giannatiempo, che ha voluto porre l’attenzione sull’aspetto comunicativo dell’iniziativa e ha espresso la necessità di istruire i giornalisti al mondo ludico e quindi di creare, tramite questo premio, qualcosa di basico che possa, attraverso il connubio tra ufficio stampa ed editore, vincere la sfida di rendere immediatamente comprensibile e spendibile il valore del premio ai media generalisti; e quello di Beatrice Parisi, che ha espresso la propria soddisfazione di poter continuare l’esperienza del “Gioco dell’anno” degli anni ’90 in un mercato molto diverso e con modalità nuove ma mantenendo comunque la passione e l’autonomia che lo hanno contraddistinto.
L’evento di Modena si è concluso con l’esposizione alla stampa del logo, o meglio dei loghi, che gli editori stamperanno sulle confezioni del titolo premiato. Sono stati infatti presentati tre coppie di loghi (uno per il premio “Gioco dell’anno” l’altro per il “Gioco di ruolo dell’anno”) tra cui verranno scelti i due ufficiali. La scelta dei loghi verrà effettuata su tre piattaforme. Una direttamente aperta al pubblico e legata ad una votazione sui social media di Lucca Comics & Games (Facebook principalmente), l’altra degli editori e l’ultima del comitato di organizzazione del premio. Toccherà quindi attendere ancora qualche mese per conoscere il logo ufficiale.
Dopo aver spento la ventesima candelina il “Best of Show” ci saluta quindi per un nuovo premio, che mira a vincere la difficile sfida di fare da ponte tra gioco specializzato e mercato generalista. E il fatto che abbia scelto PLAY 2013 come primo palcoscenico per l’annuncio di questa rivoluzione è un’ulteriore segnale di come il nuovo premio non debba più essere considerato un’estensione di Lucca ma rappresentativo di tutto il movimento ludico italiano.
Presto sul nostro canale youtube il video dell’incontro. Mentre qui potete vedere le tre coppie di loghi proposte:
– Logo 1
– Logo 2
– Logo 3