Da quando fu pubblicato quasi come prodotto amatoriale, Lupus in Tabula ne ha fatta di strada.
In occasione di Lucca Comics and Games 2013, la dV Giochi ha festeggiato il decennale di questo bestseller internazionale, con la pubblicazione di un volume speciale ad esso dedicato e con una conferenza che ha riempito la sala Ingellis, e che Gioconomicon ha potuto seguire per voi.
La conferenza è stata innanzi tutto un'occasione per incontrare i giocatori più accaniti di Lupus in Tabula (LiT), le cui idee e proposte sono state raccolte tra i contenuti del Manuale del Decennale di LiT, che contiene varianti, nuove regole, e molti aneddoti sulla storia del gioco. Durante questo appuntamento, peraltro, è stato presentato l'altro evento di celebrazione che si sarebbe svolto poche ore più tardi: una mega-partita di LiT che si è tenuta la sera del 2 novembre a Lucca!
Scopo dell’incontro è stato anche fornire ai fan chiarificazioni riguardo i meccanismi che portano all'ideazione ed implementazione di nuovi personaggi per LiT. Tra l'altro, la dV Giochi aveva proprio indetto un concorso per la creazione di nuovi personaggi: la risposta del pubblico è stata notevole, ed i personaggi giudicati più interessanti sono stati inseriti per l'appunto nel manuale.
Il primo punto di discussione, introdotto dall'annuncio dell'evento mega-partita, è stato proprio la gestione di grandi gruppi di gioco. Infatti, con l'aumentare dei giocatori, i moderatori possono usare diverse varianti per controllare il gruppo. Al momento attuale, il record di partecipanti ad una singola partita è fissato a 54 giocatori (ma la serata speciale di Lucca è un tentativo di superare questo stesso record).
Una delle varianti, descritta appunto nel Manuale del Decennale, prevede personaggi "medievaleggianti" con poteri in grado di controllare il resto dei giocatori. A titolo di esempio vengono citati alcuni personaggi proposti da un giocatore ed opportunamente "smussati" per inserirli tra le varianti ufficiali. Uno di questi personaggi è il Re, che ha la possibilità di eliminare un personaggio condannandolo al patibolo; un altro è il paladino, che ha il dovere di proteggere il medium o il veggente, ma per farlo deve sacrificare la sua stessa vita; o ancora il villico guelfo ed il villico ghibellino, che si comportano come i massoni del gioco base, ma sono avversari diretti tra di loro. Tutti questi personaggi possono contribuire a gestire piccoli gruppi di giocatori, una volta che i loro poteri siano stati ben calibrati ed adattati.
Un altro problema che i moderatori possono incontrare è la gestione del gioco per esperti. Con l'introduzione di concetti di gioco come aura, livello e così via, il lavoro del moderatore non risulta tra quelli più semplici. Pertanto, ancora una volta un determinato tipo di personaggio può essere d'aiuto. Per esempio, un villico che in realtà è un mostro (il Mostro, appunto), che ha il potere di uccidere chi lo indica, ma che gioca a favore del villaggio, (deve far vincere i villici, ma per ottenere la vittoria deve sacrificare se stesso). Questo personaggio riesce ad assolvere anche ad una funzione di controllo, e diventa quindi uno strumento fondamentale per i moderatori.
Oppure è possibile sfruttare personaggi che agiscono anche dopo morti, come per esempio la Caramellaia che è inclusa nel manuale. Ci sono poi tutti i personaggi che si rivelano solo "varianti cosmetiche" di altri già esistenti, cioè replicano poteri già in gioco ma con un altro nome; questo tipo di personaggi è stato lasciato fuori dal manuale, perché alla fin fine aggiunge poco di realmente utile al gioco stesso.
Altre varianti di personaggi illustrate durante la conferenza sono la pettegola, il ladro, e la figlia del lupo. La pettegola è un personaggio che crea "metagioco", ed aggiunge confusione alla partita: di base è schierata con il villaggio, ma il suo potere speciale effettivamente blocca i personaggi speciali del villaggio stesso. Il ladro, che nel gioco ufficiale si chiama Arsenio Lupin, ha regole più articolate, potendo letteralmente rubare i ruoli: in questo senso, sicuramente porta l’esperienza di gioco ad un altro livello laddove il ladro può essere un ausilio per il moderatore, ma d'altra parte dà problemi sulla gestione delle informazioni per i giocatori, soprattutto nei confronti del veggente, per cui va bilanciato (ovvero se il ladro indica il lupo, muore). La figlia del lupo è un altro caso interessante, perché è un villico ma gioca a favore dei lupi, e se viene morsa da un lupo diventa a tutti gli effetti parte della squadra dei licantropi.
Un’osservazione a parte la merita l'idea del personaggio vampiro: sono anni che si prova a crearne uno giocabile, ma tutti gli sforzi conducono sempre alla creazione di una "terza fazione" che appesantirebbe davvero troppo il compito del moderatore.
Quindi, dato che il lavoro del moderatore tende a divenire sempre più “pesante”, lo sforzo da intraprendere è proprio quello di "spianarlo", facilitarlo, tanto è vero che in molti hanno chiesto lo sviluppo di un'app per il moderatore, un'idea presa seriamente in considerazione da dv Giochi.
Una domanda frequente che viene posta riguarda la gestione di chi imbroglia, cioè di chi apre gli occhi quando non dovrebbe. Naturalmente, imbrogliare è di base un'azione sbagliata e stupida, soprattutto in un gioco come LiT; tuttavia, la gestione di persone di questo tipo (e stiamo parlando qui di persone, non di personaggi) è una questione un po’ troppo complessa e delicata da sviscerare in questa sede: gli approcci possono essere tanti, dal "promuovere" persone simili al ruolo di aiuto moderatore, fino al bandirle semplicemente dal tavolo.
Un'ultima curiosità rivelata durante questa affollata conferenza riguarda l'approccio dei vari paesi a LiT. L'interpretazione del ruolo per gli italiani è fondamentale, ma se si guardano le edizioni estere del gioco si notano differenze sostanziali e piuttosto interessanti. Per esempio, in Germania chi muore rivela la carta del suo ruolo, che è una cosa impensabile e davvero distante dal vero spirito di LiT. Col tempo e con la diffusione, quindi, LiT è diventato qualcosa di dinamico, che si evolve non solo in termini di regolamento, ma anche secondo i gusti "generali" dei giocatori e persino dei paesi in cui va a diffondersi.
10 anni di successo non sono pochi per un gioco di questo genere, e sono corroborati dai molti altri giochi che partono da un modello "LiT" aggiungendo complessità al regolamento. Quindi si può concludere dicendo che il Lupo sta davvero bene in salute, almeno nei giochi della linea Wolf Party Collection.
Buon compleanno anche da parte nostra Lupus in Tabula, ti auguriamo altri 10 e anche più anni di licantropi affamati e linciaggi insensati!
N.d.R.:la foto dell'incontro è tratta dalla pagina facebook di dV Giochi.