Se all’inizio del 2013 avevamo salutato il publisher del guanto rosso in procinto di intraprendere nuove direzioni editoriali, dopo la chiacchierata di quest’anno in quel di Norimberga possiamo ben dire che la strategia adottata da Red Glove sembra aver dato ottimi frutti, a partire dal nuovo stand allestito in fiera dove facevano bella mostra di se le numerosi produzioni, ormai più che riconoscibili grazie all’uniformità grafica delle confezioni. Ottimi risultati raggiunti quindi ma anche nuovi ambiziosi progetti pronti a partire…
Dovessimo stabilire il momento esatto, potremmo dire che la rivoluzione in casa Red Glove è iniziata lo scorso giugno, quando l’azienda toscana ha deciso di reinvestire le risorse e i risultati positivi ottenuti in tanti anni in una maggiore definizione del proprio marchio. Un marchio che deve saper comunicare la sua storia tutta italiana ma che si presenta ora come affermata (e ben riconoscibile) realtà europea. Red Glove è cresciuta e continua a crescere, lo staff è composto attualmente da 5 persone ma sono previste altre assunzioni da qui alla fine dell’anno, oltre che un ulteriore ingrandimento del reparto logistico. Dal punto di vista dello sviluppo dei giochi, vengono consolidate le figure di Marco Valtriani come lead designer e Guido Favaro come art director di praticamente tutti i prossimi titoli.
Sul piano editoriale, Red Glove continua il percorso che ci aveva già preannunciato: il 75% della produzione rimane orientato al pubblico delle famiglie e dei bambini,dove sarà possibile vedere anche qualche sperimentazione con i prodotti più vicini al mondo dei giocattoli. Il restante 25% si divide tra i giochi dedicati agli appassionati, ma con titoli che potremmo definire più gateway che da gamer (Super Fantasy è un ottimo esempio del prodotto gateway secondo la concezione Red Glove), e i party game che andranno ad alimentare la linea Fun.
Parlando proprio di questi, andiamo a scoprire la prima novità del catalogo Red Glove: Vudù, di Francesco Giovo e Marco Valtriani. Si tratta di un gioco in cui vestiremo i panni di stregoni praticanti di diverse scuole di magia (celtica, egiziana e haitiana) impegnati a scagliarsi maledizioni uno contro l’altro. Nella piccola scatola di Vudù ci aspettano oltre 60 carte in formato tarocco e cinque dadi customizzati, colorati e belli grandi (20 mm). E come molti giochi di dadi attualmente in circolazione, anche in questa occasione useremo la meccanica dello Yahtzee per cercare di ottenere le combinazioni di ingredienti necessari a scagliare una delle carte maledizione che abbiamo tra le mani. Proprio come ci aspettiamo da una maledizione vera, gli incantesimi scagliati, oltre a dare punti allo stregone, avranno delle ripercussioni fisiche sul bersaglio, costrizioni tipo il dover assumere particolari posizioni o l’impossibilità di utilizzare certi arti o giunture per il resto del round. E qui scatta la componente più ilare del gioco: le maledizioni subite devono essere mantenute (tipo stare su una gamba sola o non usare più un occhio)anche quando sarà il nostro turno di lanciare maledizioni, potete immaginare le difficoltà nello scagliare anatemi mentre si zompetta su una gamba sola tenendo un occhio chiuso e un braccio alzato… e attenti a non sbagliare! Se un avversario si accorge che non stiamo più mantenendo una o più maledizioni perderemo dei punti (e li faremo guadagnare a chi ce le ha lanciate). Tra i componenti del gioco è prevista anche una bambolina, ovviamente da tenere in mano durante le maledizioni…
Il prezzo di Vudù è di 15 euro, il gioco sarà disponibile nei negozi dal prossimo marzo, con una presentazione ufficiale alla prossima edizione di PisaCon.
Altri titoli sono in preparazione per la linea Fun, ma manca ancora parecchio tempo perché vedano luce, meglio dedicarsi alle novità imminenti come le prossime uscite della linea Junior Collection, i giochi pensati per i più piccoli. Il primo si intitola I Tre Porcellini , e prende spunto dall’omonima fiaba: Il gioco è sostanzialmente uno Yahtzee per bambini, con i giusti risultati dei dadi costruiremo le nostre case di paglia, legno e cemento ma se esce il lupo questo ci “soffierà” via gli edifici. Questo è il primo gioco tratto dal mondo delle fiabe, a cui ne seguiranno sicuramente altri sempre per lo stesso target. Nei piani dell’editore i bambini troveranno nella scatola anche una versione rivisitata della fiaba, ad esempio in questo gioco scopriremo che i tre porcellini hanno fondato una rock band assieme al lupo che si è spacciato per cantante strepitoso, ma una volta scoperto quanto è in realtà stonato viene cacciato e per vendicarsi va a distruggere le case dei porcellini mentre loro sono in tournée.
Il secondo titolo della linea è Safari, un gioco dove bisogna riconoscere gli animali estratti da una pila su una plancia che rappresenta un particolare scenario (foresta, grotte, città, etc.), chi ne riconosce di più sarà il vincitore. Interessante notare che bisogna anche riconoscere gli animali che non possono essere presenti in determinati scenari.
Chiude la tripletta La Casa Stregata, un simpatico gioco di esplorazione dove i bimbi protagonisti entrano in una magione infestata (componibile con9 stanze differenti) alla ricerca della merenda. Tramite il lancio dei dadi gli esploratori potranno muoversi, ruotare le stanze (ci sono dei muri che vietano l’accesso in determinate direzioni) o spostare il fantasma che, se incontrato, ci farà tornare alla partenza.
Tutti e tre questi giochi saranno distribuiti a partire dal 20 febbraio.
Passiamo ora ai giochi per più grandicelli. Ci sono ben due giochi in uscita, i titoli sono ancora in fase di definizione ma lo sviluppo di entrambi si può considerare completo o comunque vicino alla fine. A Marzo ci aspetta un titolo gestionale, ad opera di Diego Cerreti e dell’onnipresente Valtriani che condivide l’ambientazione fantastica con uno dei giochi più apprezzati del 2013, Super Fantasy. Questa volta però non prenderemo le parti degli indomiti eroi che si fanno strada a suon di botte, questa volta saremo nientepopodimenochè delle divinità! Per essere esatti, gli dei che vengono adorati dai mostri e le altre creature fantastiche di Super Fantasy.
Il motivo per cui ci viene chiesto di scomodare i nostri divini poteri è il più importante che possiamo immaginare: bisogna plasmare il mondo! E con l’occasione, tra un terraforming e l’altro, prendersi anche a mazzate tra dei, dando cosi il buon esempio ai nostri futuri adoratori. Proprio parlando di loro, i fedeli seguaci che credono in noi sono il fulcro di questa esperienza divina: è la quantità di fedeli che ci segue che determina la nostra potenza, senza di loro saremmo poco o niente per questo sin dal setup partiamo con un piccolo manipolo di credenti (destinato chiaramente a crescere). Ogni divinità avrà i propri poteri speciali e il proprio avatar da mandare tra la gente, la plancia di gioco sarà esagonata e ci saranno tante tessere da piazzare. Ma non pensiate di avere a che fare con un semplice gioco di piazzamento, sono parecchie le cose di cui deve occuparsi un dio e preparatevi anche a una piccola componente wargame: le guerre di religione (nel senso che andrete a far fuori i fedeli degli altri) sono all’ordine del giorno durante la creazione del mondo.
Il secondo titolo in preparazione è un racing game di Erik Burigo, una competizione “sportiva” che, per spirito e dinamiche, dovrebbe portare alla memoria le gare dei Wacky Racers. Quindi, tante macchine tutte differenti, ciascuna proveniente da un diverso mondo tra quelli che abbiamo già conosciuto nei giochi di Red Glove. Prepariamoci a veder correre,per esempio, la macchina dei cuochi di Ristorante Italia contro la vettura dei Brutti Musi. La componentistica si preannuncia interessante: mappa modulare e componibile per personalizzare il circuito, modellini di macchinine (il materiale deve essere ancora definito) e plance personali per ogni vettura dove si può intervenire sull’assetto e soprattutto gestire i propri poteri e armi speciali. Si, armi: in questo gioco di corse l’avversario si ferma con qualsiasi mezzo, anche sparandogli con i nostri super missili! E tra una corsa e l’altra, la nostra macchina “livella”: nuovi poteri e nuove armi da montare, anche durante il pit stop. Per dar via alle nostre competizioni dovremo attendere l’arrivo della scatola (grande) nei negozi per i primi di giugno.
Ma come ben sappiamo, il catalogo Red Glove non si limita alle produzioni in casa, ci sono anche le importazioni. Ad esempio arriveranno almeno altri tre rompicapo della Smart Games e il nuovo titolo della Granna: CV. Proprio parlando di Granna, in virtù del fortunato rapporto pluriennale con l’editore polacco, la Red Glove ha ottenuto la possibilità di personalizzare le prossime edizioni dei giochi Granna che saranno pubblicate in Italia, in modo da renderli più coerenti con il resto della linea editoriale. Per fare un esempio, la prossima ristampa di Hop, pur mantenendo lo stesso sistema di regole, sarà rivisitata come la fiaba de “Il principe ranocchio”. La nuova grafica sarà, come sempre, firmata da Guido Favaro.
Infine, abbiamo tenuto per ultime le domande sul futuro editoriale di un titolo particolarmente seguito e apprezzato sulle nostre pagine: Super Fantasy!
La nuova scatola arriverà in occasione della fiera di Essen e si intitolerà “La notte dei Morti Male”! Come si intuisce, stavolta i nostri eroi avranno a che fare con zombie e affini, quasi a voler cavalcare l’incessante trend dei nonmorti che tanto va di moda da parecchi anni a questa parte. I morti in questione saranno principalmente nobili eroi caduti in battaglia in maniera vergognosa se non ridicola, morti male insomma, che cercano riscatto in un trapasso più onorevole. Ad aiutarli a ri-morire ci penseranno i nuovi eroi che troveremo in questa nuova scatola, gentaccia oscura vestita in stile gotico con pelle nera e borchie di metallo… o almeno cosi appariranno cinque di loro,si vocifera di un sesto componente un po’ “fuori contesto” che pare abbia sbagliato gruppo (lo riconoscerete dai colori sgargianti con cui si aggira tra le lapidi). L’ambiente di gioco sarà parecchio diverso dal predecessore, principalmente all’aperto (cimiteri, foreste abbandonate, etc.), ma nella scatola troveremo anche gli ingressi ai tunnel che ci porteranno nei già noti dungeon dei Brutti Musi, per chiunque vorrà unire i set delle due scatole! L’integrazione ovviamente non finisce qui: i personaggi e gli equipaggiamenti dei due set sono al 100% compatibili e proprio ne La Notte dei Morti Male troveremo il regolamento per gestire le campagne e relativo sistema autoregolatore della difficoltà in modalità campagna.
Insomma, per i fan di Super Fantasy questa seconda scatola si prospetta come un must have, e considerando il successo che il gioco sta riscuotendo anche all’estero la linea non si fermerà certo qui. Ad esempio usciranno durante l’anno delle scatoline (formato tarocco) con delle speciali carte missione, alcune pubbliche ed altre private. Le missioni, se soddisfatte, daranno punti e ulteriori vantaggi , ma quelle private in particolare daranno vantaggi personali, quindi creeranno prevedibilmente un po’ di sana tensione nel gruppo.
E ancora, aspettiamoci un’espansione big-box con tante stanze aggiuntive, nuovi personaggi tra cui scegliere gli eroi e tantissime nuove missioni!
E ragionando ancora più nel futuro (ma per il momento son solo idee in cantiere) si sta già pensando a un editor di missioni su piattaforma elettronica, ma anche un modulo di realtà aumentata che aggiunga minigame integrati con l’esperienza di gioco. E poi c’è il sogno bagnato di tutti i giocatori di Super Fantasy: la miniature degli eroi! I contatti con diversi produttori sono stati già presi, un’edizione deluxe del gioco comprensiva di miniature potrebbe veder luce l’anno prossimo, ma è importante ricordare che uno dei punto di forza di questa produzione è il prezzo contenuto, quindi tenete a mente che le scatole di Super Fantasy continueranno a costare 35 Euro e conterranno sempre tutto il necessario per giocare, le eventuali miniature vanno considerate come un’aggiunta lussuosa per i fanatici che non possono farne a meno.
Come dicevamo in apertura, la direzione intrapresa da Red Glove si sta dimostrando vincente. E’ chiaro che sulle nostre pagine ci occupiamo principalmente di quello che di fatto è solo un quarto di tutto il catalogo dell’editore, ma già questo ci ha fatto venire l’acquolina in bocca! Oltre tutto quello che vi abbiamo raccontato in questo reportage, ci sono parecchi altri progetti in pieno sviluppo, quindi aspettatevi altri annunci nei prossimi mesi (e magari anche l’atteso sito nuovo).