Proseguiamo con le nostre prime impressioni dai tavoli di Essen 2014. Per conoscere i parametri che abbiamo definito nella valutazione di questo “primo impatto” con il gioco vi rimandiamo al primo articolo di questa serie.
Mangrovia (editore: Zoch)
Impressioni di gioco di: Francesco Maltoni
Aspettative iniziali: 2 su 5 (il timore di ritrovare meccaniche giàusurate la faceva da padrone)
Rapiditàdi comprensione: 3 su 5 (andamento lineare ma qualche eccezione a complicare il tutto)
Magnetismo del tavolo: 4 su 5 (tabellone coloratissimo, con le capanne di legno sgargianti: l'occhio viene rapito facilmente)
All'atto pratico: 4 su 5 (possibili strategie multiple e non manca una componente casuale)
Retrogusto: 4 su 5 (resa sul tavolo e prezzo abbordabilissimo lo rendono assai invitante)
Nei vari giorni di fiera, vuoi per la copertina dedicata della guida ufficiale allo Spiel, vuoi perchéal centro di uno dei maggiori stand presenti, la popolaritàdi questo Mangrovia ècresciuta in maniera quasi inarrestabile. Provarlo, èdunque diventato un must, sempre se si era fortunati da riuscire a trovare posto nell'area dimostrativa. Se per tema e tipologia di gioco siamo vicini al pur bello Bora Bora, qui il dna german si sposa con elementi di piccola civilizzazione che rendono il tutto assai soddisfacente. Scegliere accuratamente cosa e dove costruire risulteràdeterminante, ma l'uscita delle carte e la pesca dei medaglioni –un valore che permette di impadronirsi di particolari territori – aggiungono un pizzico di casualitàche non guasta. Elettrizzante la parte iniziale di ogni round, dove si èchiamati a scegliere una coppia di azioni che verranno svolte in due momenti distinti del turno. Unici nei, la bassa interazione tipica del genere, e il conteggio dei punti a fine partita, un po' macchinoso.
Fleet Commander (editore: Capsicum Games)
Impressioni di gioco di: Marco Signore
Aspettative iniziali: 5 di 5 (scontri tra astonavi!!!)
Magnetismo del tavolo: 4 di 5 (belle miniature e tanti dadi)
Rapidità di comprensione: 4 di 5 (regole semplici)
All'atto pratico: 4 di 5 (gioco assai tattico)
Retrogusto: 4 di 5 (ancora in whislist)
Fleet commander è uno scontro tra due flotte di astronavi di caratteristiche simili, ciascuna controllata da un giocatore. Ogni flotta ha tre tipi di dadi a disposizione: movimento, difesa, attacco. Nel proprio turno, un giocatore può usare tre dadi a sua scelta, ed eseguirne le azioni. Il gioco è veloce e molto molto tattico, e le miniature sono decisamente belle anche se non molto grandi.
Il tavolo dimostrativo opportunamente illuminato che è stato allestito per la fiera attira moltissimo l’attenzione,ma anche il tabellone normale non è affatto male.
Golem Arcana (editore: Harebrainder Schemes)
Impressioni di gioco di: Riccardo Vadalà
Aspettative iniziali: 1 di 5 (mi ci ha portato un amico!)
Magnetismo del tavolo: 4 di 5 (miniature predipinte spettacolari)
Rapidità di comprensione: 4 di 5 (basta pochissimo per l’indispensabile)
All'atto pratico: 5 di 5 (un’esperienza di gioco nuova ed esaltante)
Retrogusto: 5 di 5 (si è passati subito alla cassa!)
Golem Arcana è un progetto finanziato tramite Kickstarter nell’ottobre del 2013, ma questa è l’ultima cosa che m’è venuta in mente quando mi sono avvicinato al tavolo demo qui a Essen. La bellezza e lo stile delle miniature (eserciti di Golem, con un look che può ricordare quello di alcuni pezzi di Dreamblade) e la qualità dei quadranti in cartone con cui è composto il campo di gioco, hanno rapito immediatamente la mia attenzione. E una breve spiegazione del dimostratore è stata sufficiente far immergere me e il mio compagno di partita, nel mondo di Golem Arcana.
Questo grazie al fatto che il lavoro di gestione di valori e tabelle è tutto demandato a un’app su tablet Android o iOS, che riceve dati da uno stilo che permette ai giocatori di leggere le unità in gioco e le tessere del campo di battaglia.Ci eravamo seduti da cinque minuti e stavamo già combattendo! Si poggia lo stilo sul comando della carta relativa alla miniatura che si vuole attivare, poi lo si poggia sulla tessera in cui si intende muoverlo o sul pezzo avversario che si vuole attaccare e l’app fornisce tutte le informazioni: vincoli e opportunità dell’azione, valori statistici e dati di ogni pezzo coinvolto, calcolo delle percentuali di riuscita dell’attacco… se il tutto ci soddisfa, si preme il pulsante sull’impugnatura.
È un sogno che è divenuto realtà! Tutta la parte noiosa è automatizzata, rimane solo il bello dei giochi di combattimento.
Ci alziamo dal tavolo demo e ci precipitiamo alla cassa! Da oggi Golem Arcana ha altri due accoliti.
P.S.: Mister Weisman, boss della Harebrainder Schemes ci ha detto che a dicembre saranno disponibili aggiornamenti delle app che tra le altre cose potrebbero riguardare il gioco multiplayer e l’editor di scenari. Se siete ancora a Essen andate assolutamente a vedere questo gioco.
Boss Monster (editore: Brotherwise Games)
Impressioni di gioco di: Marco Signore
Aspettative iniziali: 5 di 5 (attesissimo!)
Magnetismo del tavolo: 3 di 5 (gioco di sole carte)
Rapidità di comprensione: 5 di 5 (regole semplicissime)
All'atto pratico: 4 di 5 (assai divertente se preso per quello che è, cioè un filler allegro)
Retrogusto: 4 di 5 (non l’ho comprato subito ma probabilmente prima che finisce la fiera…)
In Boss Monster i giocatori impersonano i cattivi dei dungeon crawl videoludici ad 8 bit, e la grafica rispecchia perfettamente il tipo di gioco (e di software). Ogni giocatore deve crearsi un dungeon e bloccare gli avventurieri che vi entrano cercando di danneggiare i boss (che sarebbero i giocatori). Gioco assai divertente e con un bel po’ di tattica, ma molto dipendente dalle carte pescate.
Doodle city(editore:Aporta Games)
Impressioni di gioco di: Pier Luigi Ambrosini
Aspettative iniziali: 2 su 5 ( avevo letto qualche anteprima)
Magnetismo del tavolo: 1 su 5 ( un foglietto di carta e una penna per giocatore )
Rapidità di comprensione: 4 su 5 ( poche semplici regole )
All'atto pratico: 3 su 5 ( scorrevole, si lascia giocare )
Retrogusto: 2 su 5 ( non è il mio genere di giochi e il prezzo non mi ha convinto affatto)
In DoodleCity i giocatori cercano di collegare tra loro una serie di locazioni ( tutte già pre-disegnatesui fogli/plance ) disposti su una griglia 5×5,tramite le strade che tracceranno con la penna.
Il giocatore di turno lanciaun dado blu, che indicherà su quale colonna tutti i giocatori disegneranno, e un numero di dadi bianchi pari al numero di giocatori più 1, che saranno invece usati per determinare quali sono le righe ammesse per quel turno; a questo punto,a partire dal giocatore di turno,tutti sceglieranno un dado bianco e di conseguenza su quale casella disegnare le loro strade o case. Nel tracciare le strade, si cerca di collegare determinate locazioni che daranno punteggi differenti a secondo del tipo di icona connesso. Nel caso un giocatore non possa o non voglia disegnare,creerà nella propria città inquinamento, che viene rappresentato cancellando gli alberi in fondo alla plancia.
Il gioco è semplice ma meno banale di quanto non sembri a prima vista, ma il fatto che esista solo un tipo di schema e che nella scatola da 15 euro ci siano solo 100 foglietti mi ha lasciato perplesso.
Five Tribes (editore: Days of Wonder)
Impressioni di gioco di: Francesco Maltoni
Aspettative iniziali: 3 su 5 (titolo di punta della Days of wonder per Essen 2014)
Rapiditàdi comprensione: 4 su 5 (poche regole e le quick reference rendono il tutto scorrevole sin dai primissimi turni)
Magnetismo del tavolo: 5 su 5 (i materiali al solito curatissimi e i tanti meeple colorati non lasciano indifferenti)
All'atto pratico: 3 su 5 (simpatico ma niente di troppo innovativo)
Retrogusto: 3 su 5 (titolo facile da proporre specialmente ai novizi, ma prezzo decisamente elevato)
C'era molta curiositàa Essen attorno a questo Five Tribes e non si puòdire che l'attesa non sia stata ripagata. Siamo di fronte a un gioco di aste e maggioranze in cui ogni meeple colorato rappresenta un personaggio in un'ambientazione arabeggiante in chiave Mille e una notte. Lo scopo èliberare porzioni di territorio con un movimento stile Smallworld in cui si attivano i poteri dell'ultima zona che occupiamo. Fuori, potremo guadagnare il favore di un genio che ci aiuterànel guadagnare prestigio. Piacevolissimo al primo impatto, Five Tribes non rivoluzioneràil mondo dei boardgame, ma sapràritagliarsi il suo spazio coinvolgendo tanti giocatori, specialmente i piùgiovani.
Luchadores (editore: Backspindle Games Ltd.)
Impressioni di gioco di: Marco Signore
Aspettative iniziali: 4 di 5 (gioco di dadi che seguivo dall’anno scorso)
Magnetismo del tavolo: 4 di 5 (dadi colorati, ring con corde elastiche e standup simpatici)
Rapidità di comprensione: 5 di 5 (regole semplicissime)
All'atto pratico: 4 di 5 (bel gioco di dadi)
Retrogusto: 4 di 5 (anche questo sarà un probabile acquisto di fine fiera)
Luchadores è una simultazione di lotta messicana per 2 o 4 giocatori in cui ci si picchia a suon di dadi. Le meccaniche sono carine e rispecchiano abbastanza gli eventi che possono capitare sul ring. Il gioco è rapido e ben implementato. L’unico difetto che ho notato immediatamente è che i dadi sono stampati e quindi forse potrebbero scolorirsi dopo molte partite. Per il resto, un bel gioco di dadi (quindi dipendente assai dalla fortuna), con regole base ed avanzate.
Il gioco c’era anche l’anno scorso, ma l’edizione presentata quest’anno si presenta decisamente meglio, c’è un ring, ci sono più wrestler e ci sono le regole avanzate.