martedì 5 Novembre 2024

Lucca Games 2014 – Incontro con la giuria del Gioco dell’Anno

Nell’ambito della kermesse lucchese, in una sala Ingellis gremita di persone, i giudici del Gioco dell’anno e del Gioco di Ruolo dell’anno hanno incontrato la stampa e un buon numero di appassionati interessati a questo rinnovato format che sta imponendosi sempre più efficacemente all’attenzione del largo pubblico. 

L’incontro inizia con un’introduzione di Fabrizio Paoli, che ha presentato gli altri giudici intervenuti (Anna Benedetto, Luca Bonora, Massimiliano Calimera, Paolo Cupola, Roberto Genovesi, Davide Scano, Mirella Vicini) e ha illustrato brevemente come il premio sia cresciuto nell’impatto comunicativo e nelle risposta degli editori. All’edizione 2014 del premio infatti, hanno partecipato tredici editori, portando a un totale di 28, i giochi sottoposti all’attenzione di giudici. Da notare la presenza, primo caso nella storia del premio, di un editore straniero tra i partecipanti alla competizione (il tedesco Schmidt Spiele) confermando l’attrattiva che questa iniziativa sta rappresentando anche fuori dai confini nazionali.
Il premio, ha specificato Paoli, ha visto impegnati i giudici per tutta l’estate e ha fatto registrare un aumento sensibile della qualità complessiva dei prodotti pubblicati rispetto all’anno precedente, tanto da rendere veramente difficile il compito di stilare una gerarchia di merito tra i partecipanti.

La ristrutturazione del regolamento poi, ha fatto in modo che i giochi in lizza fossero particolarmente adeguati al target di riferimento, rappresentando in modo consono le novità che offre il mercato per il segmento introduttivo del settore.
Molto significativa infine, è stata l’ufficializzazione dell’accordo che Lucca Comics & Games ha stretto con l’editore Feltrinelli. Questo accordo, che gli organizzatori sperano diventi una partnership regolare in futuro, prevede la distribuzione del gioco vincitore nella catena retail del famoso editore milanese (con spazio dedicato). Un accordo che aumenta l’appetibilità del premio, garantendo solide prospettive commerciali all’editore che si classifica al primo posto della competizione.

Paolo Cupola, nel suo intervento, ha confermato come il premio quest’anno sia aumentato di credibilità e come sia stato veramente difficile pervenire a un giudizio finale. Il giudice ha poi rimarcato il consistente ruolo di “gateway” che i partecipanti potranno svolgere nella diffusione dell’hobby e soprattutto come sia notevolmente aumentata l’attenzione alla direzione artistica dei prodotti messi in commercio. Sotto questo profilo, il gioco vincitore, Il Piccolo Principe (Asterion Press), ha costituito il migliore esempio tra i finalisti (Caracassonne Mari del Sud, La Boca, Otto Minuti per un Impero e Steam Park), spuntandola solo dopo un difficile processo di selezione che ha visto contendersi il premio ben cinque partecipanti di livello quasi pari.

Durante la conferenza è stato fatto notare con particolare soddisfazione, come la missione e i criteri del premio siano stati compresi dagli addetti ai lavori che, grazie anche alla costante comunicazione sui social network e alla presenza presso altri eventi ludici (Play, Expo Games, ecc…), hanno riconosciuto come il premio rappresenti concretamente un valore aggiunto al prodotto. A riprova di questa fatto, è intervenuto Massimiliano Calimera, che ha sottolineato come Augustus, il vincitore uscente, abbia beneficiato di un incremento di vendite dopo il conseguimento del premio lo scorso anno.

Un intervenuto tra il pubblico ha opportunamente chiesto come mai l’organizzazione del premio non provveda a fare lei stessa una pre-selezione dei titoli da mettere in lizza, in modo da coprire il panorama delle produzioni più importanti, piuttosto che lasciare la partecipazione in modalità aperta, fatti salvi i requisiti minimi di ammissione.
La risposta di Fabrizio Paoli ha evidenziato come questa opportunità sia stata valutata dall’organizzazione, ma successivamente scartata per la non ovvia constatazione che alcuni editori non sono intenzionati a fornire i giochi alla giuria ma soprattutto perché la partecipazione al concorso presuppone l’impegno, da parte dell’editore, di investire risorse nella promozione del gioco associato alla vittoria del premio, un impegno che non tutti sono inclini a prendere.

Giunto il momento di affrontare il tema del Gioco di Ruolo dell’anno, alcuni giudici presenti si sono avvicendati con la loro controparte ruolistica mentre Paoli ha introdotto Davide Scano come nuovo coordinatore della competizione dedicata ai gdr. Successivamente è stato spiegato come, differentemente da quanto accaduto per il gioco da tavolo, per i gdr è stato rimosso dai criteri il concetto di gateway (valore introduttivo), essendo questo tipo di gioco più dedicato a una fruizione prolungata, meno occasionale e con requisiti più specifici.
Anche per il gioco di ruolo la decisione è stata sofferta, i criteri di selezione che hanno garantito la vittoria di Savage Worlds, sui concorrenti sono stati la grande flessibilità di approccio e la notevole quantità di materiale gratuito o di supporto, presente online. Il relatore ha fatto anche notare come tra i finalisti dei gdr sia stato meritatamente inserito Tresedici, un titolo atipico che propone una tipologia di gioco lineare e che mostra elementi tipici del mondo dei boardgame.

Durante il question time finale, è curiosamente emerso come il pubblico di appassionati dei gdr sia da tutti i presenti ritenuto più “vivace” di quello dei giochi in scatola, mentre le domande rivolte ai giudici hanno dato la possibilità di ribadire come il “sentiment” emerso dai social network ed in generale dalle community online non abbia minimamente influito sulla decisione finale e come i gdr non abbiano ancora raggiunto la massa critica d’interesse da poter beneficiare di un accordo di visibilità come quello stilato con la Feltrinelli per i boardgame.

Ora non resta che verificare se il percorso avviato dal premio sia quello più efficace per gli obiettivi di promozione e diffusione che l’iniziativa si prefigge e attendere l’apertura della prossima edizione del premio per scoprire chi saranno i nuovi titoli in concorso.

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