martedì 5 Novembre 2024

[Norimberga 2015] La stella di Asterion nella galassia Asmodee

L’incontro con Asterion Press a Norimberga è sempre stata una delle tappe fisse durante la nostra spedizione germanica, anche perché solitamente rappresenta l‘occasione per sapere in anteprima quali novità editoriali targate Asmodee verranno portate in Italia. Ma quest’anno non di soli giochi si è parlato, perché (ormai è notizia di dominio comune) ad accoglierci negli uffici del gigante francese non abbiamo trovato solo un partner italiano, ma una sussidiaria a tutti gli effetti…

Sebbene tra gli addetti ai lavori di questa importante operazione per il nostro mercato ludico se ne parlasse ormai da un anno e più, durante la fiera di Norimberga la procedura di acquisizione era data per conclusa al 99%, con tutte le carte già firmate e la sola attesa dei tempi tecnici del notaio. Quindi il nostro incontro con Luca Cattini e Massimo Bianchini non si è potuto non focalizzare sulla discesa di Asmodee in Italia, attraverso quella che fino a oggi abbiamo conosciuto come Asterion Press.

Che il rapporto tra le due società fosse consolidato già da parecchio tempo risultava a tutti evidente (di fatto Asterion era il distributore esclusivo di Asmodee per l’Italia) ma in un recente resoconto il gruppo finanziario Eurazeo (il fondo di investimento che ha finanziato la spinta propulsiva di Asmodee) sanciva la forza di questo legame sottolineando i punti di contatto nelle strategie di sviluppo del mercato ludico.
Ma, aldilà di dichiarazioni e annunci ufficiali, abbiamo dato il via al nostro incontro con Luca e Massimo chiedendogli proprio di spiegarci cosa li ha portati a questa scelta.
“Il motivo principale è anche quello che sin dall’inizio ci ha portato a interessarci del mondo Asmodee: avere un approccio diverso rispetto a quello che c’è stato in Italia fino a ora” ci risponde immediatamente Luca, “Asmodee ha sempre avuto un doppio obiettivo: portare ottimi giochi ai gamer e creare nuovi giocatori. E questo è esattamente lo stesso tipo di lavoro che abbiamo portato avanti noi per anni, quindi l’approccio di Asmodee è perfettamente assimilabile al metodo Asterion”.
Luca e Max ci confermano ancora una volta che la loro missione principale rimane la soddisfazione delle esigenze degli appassionati, ma ritengono indispensabile anche contribuire alla creazione di un nuovo pubblico di giocatori, attraverso titoli più semplici e party game. Per allargare il mercato in maniera consistente sanno di dover puntare sul marketing, e poiché i progetti di Asterion in proposito richiedono investimenti di somme ingenti, hanno colto le opportunità che solo l’ingresso in Asmodee può offrire per avviare questi piani ambiziosi.
Insomma, le parole di Cattini descrivono una manovra assolutamente vincente: l’entrata in Asmodee rappresenta “solo” un’accelerazione rispetto a quelli che erano i piani già stabiliti per il futuro di Asterion.

Ma cerchiamo di capire cosa effettivamente andrà a cambiare per Asterion (non è ancora il momento di chiamarla “Asmodee Italia”) nell’immediato futuro. Luca ci parla dell’intenzione di ampliare ulteriormente l‘offerta con un numero maggiore di giochi. Gli facciamo notare che quelli attualmente presenti nel loro catalogo non sono mica pochi, “… no, ma son pochi rispetto a quello che abbiamo intenzione di fare…” ci risponde, lasciando presagire una crescita notevole del parco titoli.
Non è un segreto che Fantasy Flight Games sia entrata di recente in Asmodee, e già questo aprirà parecchie nuove linee nell’offerta Asterion. A questi titoli si andranno ad aggiungere quelli del più recente marchio opzionato da Asterion, la Queen Games, da anni grande assente nel panorama della distribuzione italiana. Va detto che questi grandi e prolifici produttori richiederanno parecchio impegno per essere supportati adeguatamente, al punto che forse sarà necessario troncare alcune linee minori attualmente esistenti.
Non solo, per sostenere un tale ritmo produttivo serviranno ovviamente anche nuove risorse: le 7 persone che lavorano attualmente in Asterion non sono più sufficienti, ecco perché il numero di dipendenti della società di Correggio si appresta a crescere di ulteriori tre unità entro il 2015 (e un piano assunzioni è già previsto anche per il 2016, sempre con l’obiettivo di supportare una ulteriore crescita della produzione).

Altro ambito di intervento su cui Asterion è intenzionata ad accelerare rapidamente è quello delle dimostrazioni dal vivo. Questo vuol dire maggiori iniziative nei negozi, maggiore presenza nelle fiere e negli eventi, maggiore spinta degli Asterion Gaming Days… insomma, tutto quello che oggi già viene fatto dovrà essere pensato e organizzato in misura ancora più grande.

Bisognerà poi raggiungere nuovi canali di vendita, ci sono tantissimi negozi “generalisti” dove non sfigureranno giochi dall’approccio più immediato come Dixit, Jungle Speed o Ticket to Ride.
Proprio Ticket to Ride ha rappresentato uno dei principali successi dell’anno appena trascorso, e un futuro simile è previsto per Alhambra, forse il titolo più famoso della scuderia Queen Games. Ma non si parla ancora di grande distribuzione, quello è un progetto decisamente più a lunga scadenza, anche se è sicuramente uno degli obiettivi futuri di Asmodee. Come è avvenuto in Francia, bisogna arrivarci con dei titoli destinati a diventare dei classici, e in questo senso i numeri ottenuti in Italia nel 2014 da giochi come Dobble (21 000 pezzi) o Dixit (14 000 pezzi tra base e Odysey) lasciano ben sperare.

Sul fronte dei titoli per i gamer invece, una delle principali innovazioni sarà legata al potenziamento del gioco organizzato. “Per raggiungere un certo segmento di mercato bisogna assolutamente fare del buon gioco organizzato” afferma Luca, ed è per questo che una nuova risorsa è stata assunta con il compito di gestire specificamente di questo servizio. Le esperienze di Asterion con i tornei di Twilight Struggle, Ticket to Ride e Seasons si sono già dimostrate vincenti, ma (ovviamente) questo non basta più: oltre a ripetere il torneo di TtR, bisognerà supportare adeguatamente giochi come Arcadia Quest e Mage Wars (la ristampa di quest’ultimo è prevista durante l’anno), e partecipare a iniziative su scala mondiale come i tornei di Imperial Assault o il Pandemic Survival, la sfida globale nella lotta alle pandemie.
In particolare, riguardo Imperial Assault, il primo titolo FFG ambientato nell’universo di Guerre Stellari che viene trattato da Asterion, Bianchini precisa che saranno tradotti in italiano anche i kit da torneo destinati ai negozi dove si svolgeranno le tappe della competizione, e che tali kit saranno distribuiti gratuitamente ai negozianti che vorranno aderire all’iniziativa.

Insomma, durante l’incontro si tocca con mano che l’entusiasmo è “a mille” mentre le idee di Luca e Max fioccano copiose, ma possibile che questa manovra non abbia risvolti negativi di alcun genere ? La prima perplessità che solleviamo riguarda la libertà d’azione che verrà lasciata ad Asterion: quando e quanto la casa madre metterà bocca sulle decisioni della filiale italiana ?
A detta di Cattini “sulle singole scelte, ad Asmodee interessa poco o nulla. In realtà siamo più liberi di quanto non fossimo prima!”. Il modello di lavoro è basato sulla programmazione: si stabiliscono degli obiettivi da raggiungere su un programma pluriennale, sul come questi obiettivi saranno raggiunti poco importa, al massimo ci si confronta sui costi che si dovranno sostenere. “È un approccio completamente diverso, perché per la prima volta nella definizione del nostro budget si parte dal marketing!”. Luca ci tiene a evidenziare che strategie del genere si vedono raramente in Italia, “…non c’è nulla di realmente stringente, quello che viene condiviso è un programma di cinque anni e l’unica cosa che conta è portare a casa il risultato”.
In realtà, è da almeno quattro anni che Asterion lavora con questa metodologia, solo che lo faceva con un terzo dei mezzi che oggi ha a disposizione grazie ad Asmodee, basta applicare l’equazione per comprendere la strada intrapresa.

Ma a forza di far domande, un aspetto non proprio felice alla fine lo troviamo: terminano ufficialmente le produzioni in casa Asterion. Nonostante il successo mondiale di Hyperborea, si interrompe per il momento il settore sviluppo: c’è talmente tanto lavoro da fare sul fronte dell’editing e la promozione dei prodotti localizzati che manca il tempo di pensare anche alla realizzazione di nuovi progetti. Questo vuol dire che Gnominia, il gioco di Stefano Castelli di cui vi abbiamo parlato qualche anno fa, viene affidato completamente alle mani di Cranio Creations. E anche altri progetti in essere, non ancora divulgati, verranno presumibilmente lasciati ai gruppi di sviluppo interni ad Asmodee. Destino simile per Sine Requie, il fortunato gioco di ruolo di Matteo Cortini e Leonardo Moretti, anche se sarà sempre distribuito in Italia da Asterion, vedrà il suo sviluppo gestito da un’altra realtà editoriale.

Concludiamo l’incontro parlando delle novità che ci attendono nei mesi a venire. In realtà Asterion, sapendo quanto i suoi fan siano sensibili a questo argomento, si preoccupa ormai da diversi mesi di mantenere sempre aggiornata la pagina delle prossime uscite, che proprio a ridosso dei giorni di Norimberga era stata ulteriormente arricchita. Ma qualche notizia in anteprima siamo riusciti comunque a strapparla, ad esempio se è chiaro che il primo titolo Queen rilanciato sul mercato italiano sarà senz’altro Alhambra, è altrettanto sicuro che quelli a seguire saranno altri noti successi quali Lancaster, Kingdom Builder o Escape. Qui in fiera poi sono stati presentati Parfum e Queen’s Architect, entrambi molto interessanti e nelle mire di Asterion.
Altro titolo che ha attirato parecchia attenzione allo stand Asmodee è il Timeline con ambientazione Star Wars, ma prima di vederlo in Italia dovremo attendere un “rilancio” della linea Timeline con le prime 5 scatole base pubblicate nel loro formato originale.
Le varie espansioni e declinazioni di Pandemic, come potete leggere, sono tutte già confermate ma la notizia più bella è che il titolo più atteso della serie, Pandemic Legacy, sarà pubblicato in italiano in contemporanea a tutte le altre lingue ad ottobre 2015 (fiera di Essen). Per chi ancora non conoscesse questa nuova incarnazione del noto cooperativo a sfondo medico facciamo un breve riassunto: si tratta di un gioco che, come già visto per Risk Legacy, si evolve partita dopo partita, seguendo una storyline che prenderà pieghe diverse a seconda dell’esito delle sfide e che sarà fisicamente tracciata grazie a specifici componenti (tra cui lo stesso tabellone di gioco). Ci è stata concessa un’occhiata veloce alla scatola e possiamo garantirvi che i componenti sono veramente tantissimi, il prezzo dovrebbe mantenersi sotto i 50 euro.

Sul fronte dei titoli nati dal crowdfunding, Asterion conferma tutti i prodotti della serie Zombicide e Arcadia Quest e annuncia che distribuirà sicuramente l’edizione italiana di The Others – 7 Sins, nuovo progetto di Guillotine Games in procinto di partire su Kickstarter. Ancora qualche elemento da definire invece per quanto riguarda Rum & Bones, ma confidiamo che l’annuncio ufficiale venga dato nel corso delle prossime settimane.
E per tutti coloro che stavano perdendo le speranze: finalmente Labyrinth è in arrivo! Anche l’ultima parte di componentistica è stata finalmente completata, si sta procedendo con l’allestimento delle varie parti e finalmente le scatole di “Labirinth: La guerra al Terrore” inizieranno nei prossimi giorni il loro viaggio verso gli scaffali dei negozi. Il rapporto con GMT è comunque confermato, anche se i prossimi giochi ad essere localizzati prenderanno probabilmente delle strade produttive differenti.

Prima di salutare Luca e Massimo, cerchiamo di sintetizzare quali saranno i primi impatti della loro nuova avventura sull’intero settore italiano del gioco in scatola. E la considerazione che ne segue è tanto lineare quanto auspicabile : “Non saremo solo noi a crescere, sarà tutto l’ambiente ludico. Noi lavoreremo puntando ad alzare l’asticella e generare nuovi giocatori. Giocatori che scopriranno sicuramente titoli come Dixit, ma anche giochi come Fantascatti, Dungeon Fighter… del resto il negozio è lo stesso. Siamo convinti che l’allargamento del mercato passi attraverso la partecipazione di tutti i player del settore”.

E su quest’ottima prospettiva di ampissimo respiro salutiamo e ringraziamo i due direttori della futura sussidiaria italiana di Asmodee, augurando loro lo stesso successo conseguito finora sotto il marchio della stella!

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