Questo weekend, durante gli Asterion Gaming Days, si terrà la finale del campionato nazionale di Ticket To Ride, che lo scorso anno ha visto trionfare il milanese Marco Pellini. Marco è stato già ospite delle nostre pagine, condividendo con noi i dettagli su come ha affrontato la competizione e qualche consiglio per primeggiare in Ticket to Ride.
La vittoria di Marco lo ha reso il rappresentate italiano ai campionati mondiali che si sono svolti a Parigi lo scorso settembre. In attesa di conoscere il nome del campione 2015 vi riportiamo un suo interessante reportage su come si è svolta questa finale di cui molti di voi ricorderanno il primo esito, che vedeva vincitore Erwin Paulsen, poi smentito quando si è scoperto che l’olandese aveva barato e che quindi il titolo di campione mondiale andava all’americano Kenneth Heilfron.
Se siete degli appassionati di Ticket to Ride, vi consigliamo di leggere con attenzione questo report, ricco di spunti su come affrontare le partite più decisive…
Sabato 27 Settembre 2014 si é svolto a Parigi il Campionato Mondiale di Ticket to Ride.
Ventotto campioni nazionali hanno raggiunto la Capitale francese per sfidarsi e aggiudicarsi l’ambito trofeo. Days of Wonder, la casa editrice di Ticket to Ride, è stata una perfetta padrona di casa (grazie Asterion per l’organizzazione del volo): ogni concorrente con accompagnatore al seguito venerdì 26 è stato accolto e prelevato dall’Aeroporto o dalla Stazione di arrivo, portato al proprio albergo, ospitato e accompagnato al Museo della Carta da Gioco di Parigi, luogo designato per lo svolgimento del Campionato. In più, aperitivo di benvenuto presso la sede e cena in un ristorante poco distante la sera prima del Campionato. La cena è stata un evento nell’evento: una grande lunga tavolata all’insegna dell’allegria conoscendo persone di tutto il Mondo. Rep Ceca, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia e Sud Africa erano i miei vicini di posto.
Il format del campionato prevedeva tre partite multi 4 giocatori sulle mappe USA, EUROPA, LEGENDARY ASIA (in ordine) con assegnazione di 3 punti al vincitore della partita, 2 punti al secondo, 1 punto al terzo e nessun punto al quarto classificato. L’assegnazione dei tavoli era completamente causale per la prima partita, poi seguendo il format “alla svizzera” (tavolo 1 con i 4 meglio classificati della partita precedente poi via a seguire negli altri tavoli) per le successive due. Al termine delle 3 partite i primi 8 classificati si sarebbero sfidati su mappa USA in partite a 2 giocatori seguendo un tabellone tennistico 1-8 4-5 6-3 7-2 con quarti, semifinali e finali al meglio delle due vittorie su tre partite.
Dei 27 avversari avevo una stima precisa della forza dei 9 giocatori online come me: l’Austriaco autentico favorito qualora fosse arrivato ai quarti di finale, l’Americano seconda forza nella sfida a due giocatori ma più completo dell’Austriaco nei Multi. Outsider la giocatrice Spagnola, il Russo, il Finlandese, il padrone di casa Francese e perché no, il sottoscritto.
Come scritto in apertura, il Musée Français de la Carte à Jouer a Issy-les-Moulineaux (zona sud-ovest di Parigi) era il luogo designato per l’evento. Sette tavoli inseriti nella parte inferiore del Museo ognuno con il giudice di gara; il pubblico relegato al piano superiore a seguire dall’alto lo svolgimento delle partite.
Per la mia prima partita, su mappa USA, sono stato sorteggiato al tavolo 5 contro il rappresentante Giapponese, il Lituano e la rappresentante Ungherese, una signora sui 60 anni accompagnata a Parigi dal Marito. Mi sono capitati due ottimi obiettivi, Los Angeles-Miami da 20 punti e Los Angeles – New York da 21 punti . Tanta roba in grado di consentirmi di giocare con tranquillità la prima gara: presi i 6 neri e libero di muovermi nella parte sud della cartina, ho messo in fila gli avversari con una buona dote di punti utile per eventuali ex-aequo futuri. Tre punti e buone prospettive per il futuro .
Purtroppo con la formula “alla svizzera” vincere la prima partita è un po’ una disgrazia: tavolo ostico subito alla seconda gara contro i rappresentanti di SudAfrica, Olanda e Polonia, tutti vincitori nella partita precedente. E a darmi il colpo di grazia, il peggiore obiettivo lungo: Athina-Edinburgh . Cosa poteva andare peggio? Una partita pescando dal mazzo una sola Lokomotiva/Jolly in 40 carte!
Partita facile per il SudAfricano, l’ottimo Palermo-Mosca e treno più lungo finale. Ottima partita per il Polacco con Lisboa-Danzig e tre obiettivi fatti, terzo posto per me grazie a un errore nell’uso delle stazioni da parte dell’Olandese. Senza l’errore avrebbe vinto completando ben 5 obiettivi. Ma sulla condotta dell’Olandese aprirò un capitolo più avanti nella storia.
Un vero peccato perché sulla mappa Europa mi sentivo forte, ma 4 punti alla pausa pranzo non erano poi tanto male. Ultimo scoglio la mappa Legendary Asia, autentica roulette e meno giocata rispetto alle altre due mappe. In cinque in quel momento avevano più punti di me, serviva un secondo posto per stare tranquilli nei primi otto.
Nella terza partita vengo messo nel tavolo numero 2 e questo, a freddo, è stato un errore dell’organizzazione: non dovevo e non potevo rigiocare contro il Polacco e dovevo scalare nel più facile (in teoria) tavolo 3. Dicevo tavolo 2, quindi contro: Polonia, Russia, Inghilterra. Polacco già testato e forte, Russo e Inglese entrambi temibili giocatori online. Partita: devo tenere l’obiettivo lungo e uno solo corto, invece U.K. e Russia ne tengono tre. Gioco una partita perfetta: prendo vantaggio e metto insieme un mix di tanti punti e utilizzo di parecchie tratte di montagna accorciando la durata ovvero i turni di gioco. Unica decisione difficile a poche mosse dalla fine: prendere l’ultima tratta di montagna da 2 neri e dichiarare l’ultimo giro oppure prendere prima la tratta da due che mi consente di completare il secondo obiettivo? E’ il Campionato del Mondo, vado per la sicurezza, la seconda opzione. Purtroppo subito dopo il Russo mi frega i due neri: faccio fare un turno in più a tutti e a prendo 2 punti in meno. Ma lì per lì non sembrava importante, ero primo con una quindicina di punti vantaggio. Finisco, passiamo al conteggio. U.K. mi frega il bonus di più città collegate, colpa del turno in più. 14 lui, 13 io. Fa 104 punti totali. Il Polacco è fuori gioco, brutta partita. Conto i miei, 98 punti, sono dietro. Tocca al Russo…. conteggio… 99 punti !!!! Quei due neri si sono rivelati decisivi. Una delusione pazzesca.
Cinque punti temo che siano pochi, ma si aspetta il responso del tavolo dell’organizzazione. Che organizza il momento più bello, da autentico show. In contemporanea con la partenza del collegamento in streaming, i giocatori vengono fatti tutti salire al piano superiore e lo speaker chiama a uno a uno gli otto finalisti: Sud Africa 9 punti, bravissimo. Poi Svizzera, Spagna, Russia, U.K. , USA, Olanda e Belgio. Al nono posto si è classificato il Francese che aveva sei punti dopo le prime due gare ed era arrivato ultimo in Asia. Al decimo c’ero io, primo di quelli a cinque punti con il maggior numero di punti gioco fatti. Un vero peccato. Per due soli punti nell’ultima partita.
Quarti di Finale senza il fortissimo Austriaco, favorito l’Americano quindi. Che deve vedersela subito con la spagnola Sara, molto brava e giocatrice online. Una specie di finale anticipata. Vince l’Americano alla bella.
Negli altri tavoli il Russo vince, non male pensando che è entrato negli otto con sei punti frutto di tre secondi posti. Vince a sorpresa l’Olandese in due partite contro la Svizzera Silvia, altra brava giocatrice online. E vince il Belga contro Sud Africa, il 2p è altra disciplina rispetto al multi 4 giocatori.
Semifinali: America contro Russia, il derby della guerra fredda. Olanda contro Belgio, il derby del Benelux.
Il Russo lotta ma l’Americano è più forte, ma prima di loro l’Olandese vince facile il suo derby.
Finale terzo posto vinta dal belga, ma tutti aspettano la finalissima.
Finale, Prima partita: l’Olandese apre subito il primo turno prendendo l’uno di Portland-Seattle, poi anche l’uno di Seattle-Vancouver. E’ una cosa che nel 2p non si fa quasi mai, fa perdere due turni ovvero due pescate, fa fare solo due punti e fornisce informazioni all’avversario sui propri obiettivi (Portland Nashville + Seattle New York?). Poi come di consueto nel 2p si pescano carte, si arriva ad averne 40 in mano a volte fino a 43 . Online è più facile gestirle, tenerle in mano e progettare tutte le mosse è molto più difficoltoso. Mentre l’Americano va avanti a pescare intorno alla sua 35esima carta ecco che l’Olandese inizia a mettere giù treni: tre neutri a Calgary, 6 bianchi, 6 neutri, 5 neri a Montreal. Inizia l’americano dal centro: 4 blu e 4 viola. Ma nel giro di pochi turni l’Olandese finisce e dichiara ultimo turno. Siamo tutti allibiti, qualcosa non torna. Ma c’è da dire che l’Olandese ha iniziato il primo turno, l’Americano qualche tratta corta di troppo… boh. Uno a zero per l’Olandese.
Seconda partita: l’Austriaco tra il pubblico cambia posizione di osservazione. Lui è un genio del 2p , è una macchina. Sa che qualcosa non va. Partita equilibrata, parte l’Americano a giocare, mossa contro mossa, ma ancora l’Olandese vince, obiettivi completati simili all’avversario ma treno più lungo fatto. Trionfo. Mentre tutti a centro sala si congratulano con il nuovo Campione del Mondo, L’Austriaco scende e prende l’Americano per il braccio e lo porta davanti alla mappa dell’ultima partita. “Guarda”, gli dice, “tu hai giocato e messo treni per nove volte mentre il tuo avversario per dieci. Avete avanzato le stesse carte, se tu hai iniziato per primo, questo non è possibile”.
La storia del 27 settembre dice che il podio è stato Olanda, America e Belgio.
Ma un mese dopo, Days of Wonder ha riscritto il finale, che tradotto suonava così: dopo aver esaminato i filmati della seconda partita di finale e parlato con il nuovo Campione del Mondo, Mr Erwin Pauelsen ha ammesso la sua disonestà e rinunciato al titolo. L’Americano Kenneth Heilfron è il nuovo Campione del Mondo .
Ecco, un disonesto ha cercato di rovinare tutto e ci è riuscito. Ventisette persone arrivate da tutto il Mondo per onorare l’evento più un disonesto venuto per vincere a qualsiasi costo. Personalmente ho pochi dubbi sulla condotta disonesta anche nelle partite precedenti, ma è difficile da dimostrare e vorrebbe dire rifare tutto e onestamente i ragazzi di Days of Wonder non se lo meritano. Sono stati grandi e generosissimi.
Italia al nono posto quindi, con il rammarico per quei due punticini. Ma anche il ricordo di una tre giorni Parigina indimenticabile.Ci rivediamo al prossimo Campionato Italiano !
Marco Pellini