Joe Dever è un volto ben noto al pubblico di Lucca, e va menzionato che già nel 2004, quando Lucca Comics & Games era ancora “confinata” nel palazzetto dello sport, la manifestazione festeggiò il ventennale del primo volume dei libri game di Lupo Solitario. Sono passati undici anni da quel giorno che in qualche modo ha anche cambiato il destino dei libri game, all'epoca in declino, ed oggi più vivi che mai, e Joe Dever è ancora una volta qui con noi a raccontare le ultime novità nel Magnamund (ed oltre).
Quest'anno la Raven Distribution ha ospitato nel suo stand i libri game firmati da Dever (edizione Vincent Books), tra i quali per altro una chicca: il primo volume della serie Freeway Warrior, un gioco ambientato sul nostro pianeta dopo una catastrofe nucleare – insomma una specie di Mad Max. Ma le novità nel mondo di Lupo Solitario restano la principale attrattiva della sezione dedicata a Dever: oltre al gioco di ruolo in edizione italiana, di cui parleremo tra un attimo, c'è anche il tanto atteso volume 29 delle avventure dell'ultimo Cavaliere di Ramas. Diciassette anni separano il 28 dal 29, diciassette anni di attesa per i fan che sono finalmente terminati.
L’incontro in sala Ingellis dedicato allo stato dell’arte di Lupo Solitario ha visto partecipare come relatori, oltre ovviamente a Joe Dever, Francesco Mattioli (realizzatore delle mappe del Magnamund) e Giuseppe Camuncoli, illustratore del volume 29. A loro si è aggiunto però anche un ospite a sorpresa: Tuono Pettinato! Il noto fumettista ha fornito il suo contributo a questo incontro realizzando in tempo reale delle vignette in stile librogame, ispirate dai racconti degli ospiti.
Joe Dever si dice felice che l'uscita del numero 29 venga presentata in anteprima proprio in Italia, sia per l'affetto che lo lega a Lucca e al nostro paese in generale, sia anche perché la storia volge al termine (la serie dovrebbe concludersi col volume 32). Ma l’autore ha anche altri motivi per essere cosi contento, poiché oltre al tanto atteso volume 29, qui a Lucca sono state lanciate altre pubblicazioni relative al mondo che lui ha creato. Prima tra tutti è la scatola del Gioco di Avventura, che è la localizzazione italiana a cura di Raven del titolo pubblicato dalla Cubicle 7. La scatola include tre manuali, uno per il giocatore, uno per il narratore ed uno che contiene due avventure introduttive, oltre ad altri oggetti utili per il gioco, come una fustella di segnalini, le mappe, e dei personaggi pre-generati. Dever è davvero soddisfatto del risultato raggiunto quando parla di questo gioco di ruolo: lo considera un modo per avvicinare le nuove generazioni al mondo di Lupo Solitario (e sottolinea peraltro il prezzo al quale viene venduto in fiera, cioè 30€), ed annuncia in anteprima i supplementi già programmati e di imminente uscita: innanzi tutto un grande modulo di ambientazione che descriverà geografia, storia, linguaggi, commercio, aspetti militari ed un centinaio di spunti per avventure; le altre uscite previste sono: un supplemento chiamato Eroi di Magnamund che includerà 16 nuove classi di personaggio, ed un Bestiario di Magnamund con ben 364 creature, ciascuna con la propria illustrazione. A queste prime uscite seguiranno dadi dedicati, le miniature (che sono in realtà già disponibili), ed una campagna intitolata Il Terrore del Signore Oscuro, che porterà i personaggi dal quinto al decimo livello (Maestro Kai). Ci saranno poi anche dei set di mappe del Magnamund.
Ed a proposito di queste, è il momento di fare la conoscenza di Francesco Mattioli, che si occupa del disegno delle mappe di Magnamund e che ci racconta di come sia nato questo suo ruolo all’interno del progetto editoriale. Come spesso accade, certi incontro nascono dal caso: tutto iniziò in tenera età, quando un giovane Mattioli giocava ai libri game (tra cui quelli di Lupo Solitario), ed amava ridisegnarsi le mappe cambiandone la scala per goderseli al meglio. Tra le mappe che vantava in casa, ce n’era una molto bella che rappresentava le terre di Arda, un’opera veramente grande. Troppo grande purtroppo, per poter essere montata nella nuova casa dove andò a vivere in seguito al matrimonio. Per compensare questa assenza, Francesco disegnò una nuova mappa 60×100, che riproduceva i luoghi delle avventure di Lupo Solitario; alcune zone della mappa però erano prive di dettagli, e quindi il cartografo decise di contattare Dever per chiedergli consigli. Da qui ad una collaborazione il passo è stato breve: l'editore ha contattato Francesco per chiedergli di disegnare la mappa dell'inedito volume 29, mappa che viene stampata sul retro della sovraccoperta, quindi di una certa grandezza, e per ora presente nella sola edizione italiana. La cosa che Mattioli ha maggiormente apprezzato è il fatto di poter lavorare a mappe finora inedite, con un approccio quasi da fan: naturalmente per lui questo incarico è stato molto emozionante oltre che un vero onore.
Mattioli è stato incaricato anche di disegnare le mappe per Freeway Warrior, e questo compito gli è stato facilitato dal suo precedente lavoro come cartografo terrestre: ha infatti utilizzato file che aveva in un vecchio backup, che mappavano aree realmente esistenti della terra, quindi con tanto di letture satellitari ed isoipse accurate. Il risultato finale è che le mappe di questo libro game post-atomico sembrano particolarmente realistiche, anche se i colori utilizzati sono in linea con l'ambientazione anni '80, molto psichedelica (p.es. montagne viola, pianure arancioni e così via).
Si passa poi a scoprire il contributo dell'illustratore di questo volume 29 (intitolato “Le Tempeste del Chai”): Giuseppe Camuncoli. Fumettista per professione, Camuncoli (noto a molti come Cammo) è un grande appassionato dei giochi di ruolo, ed anche dei libri game, anche se preferisce il gioco di gruppo al gioco in solitario perché così in caso di sconfitta può dare la colpa agli altri (con grande ilarità del pubblico). Pertanto, quando ha saputo dell'uscita di Le Tempeste del Chai si è proposto lui per primo per illustrare questo libro. Pur non essendo un lavoro tipico da fumettista, l'illustrazione di un libro game di Lupo Solitario è stata per lui un progetto senza dubbio pieno di sfide ma anche di soddisfazioni, a cui ha consacrato l'intera scorsa estate. Alla fine, le 20 illustrazioni – più quella della copertina alternativa per l'edizione limitata del volume 29 – rappresentano per lui un grande onore e naturalmente un piacere.
A causa del poco tempo rimasto dopo questi bei racconti, sono state possibili solo due domande a Dever da parte del pubblico. La prima è piuttosto semplice e diretta: è cambiato qualcosa in questi 17 anni nel mondo di Lupo Solitario? Il cambiamento, dice Dever, è nelle capacità e nella maturità dell'autore: questi diciassette anni di distanza tra i due volumi delle avventure del Ramas hanno permesso a Dever di affinare e migliorare ulteriormente le sue abilità di scrittore. L'altra domanda riguarda più in generale la stesura dei libri game: la storia è già tutta definita, o c'è solo un plot principale e poi le alternative vengono aggiunte in seguito? Joe Dever risponde che quando approccia la scrittura di un libro game utilizza una sorta di diagramma di flusso per poter costruire con la massima attenzione ogni aspetto della storia; tutti gli eventi, tutte le possibilità devono essere pronte prima della stesura finale, in modo che poi la scrittura definitiva del volume sia più semplice e diretta.
Ancora una volta Dever è stato un grande ospite per Lucca Games, e lo testimonia anche il premio Best of Show alla Carriera che la manifestazione gli ha consegnato durante la cerimonia del 20 ottobre. E ancora una volta l’autore tanto amato dai giocatori italiani, ci ha portato un pezzo del mondo di questo suo eroe quasi immortale, la cui saga si avvicina alla fine, ma che speriamo in realtà non termini mai.