L’edizione 2016 della Spielwarenmesse si è conclusa, registrando un lieve aumento dei visitatori ed un ancor più lieve calo del numero degli espositori. Questo se osserviamo la manifestazione nel suo insieme che, lo ricordiamo, spazia dal giocattolo agli accessori per bambini, passando per il modellismo statico, dinamico e ferroviario. Ma se concentriamo la nostra attenzione specificatamente sullo spazio dedicato ai giochi in scatola, allora possiamo segnalare dei segnali di crescita più che positivi, sia in termini di partecipazione del pubblico che di nuove aziende presenti con il loro stand (ne abbiamo contate ben 23). Il padiglione 10 era letteralmente “brulicante“: nulla che abbia compromesso la fruibilità della fiera (rimane sempre un appuntamento B2B), ma decisamente più vivace di altri settori storici come, ad esempio, quello del modellismo.
Le novità, intese come nuovi titoli, erano quindi parecchie, anche se facendo un po’ la media dei numerosi cataloghi sfogliati in questi giorni, questo 2016 ci sembra più un anno di “assestamento” che di rivoluzione…
Generalizzando potremmo definire il 2016 come l’annata dei remake in versione “giochi di carte”. Eggertspiele, dopo aver chiuso l’anno con mastodonti come Mombasa o Porta Nigra, ci ha detto senza mezzi termini che i suoi titoli di punta saranno il cardgame di Camel Up e quello di Coal Baron (e un cardgame di Village è molto più vicino di quanto possiamo immaginare). Alea sulla stessa linea, trasforma in cardgame il bestseller Castles of Burgundy e addirittura Broom Stick (che a sua volta era già stato tratto da un gioco di carte). La Kosmos ritiene che il gioco di carte di Catan abbia bisogno di una rinfrescata, ed ecco quindi la versione aggiornata con nuove illustrazioni e portacarte.
Un po’ deludenti, dobbiamo dirlo, le novità di alcuni “giganti” del settore (Asmodee, Devir, Pegasus Spiele, Kosmos, Schmidt, etc) che contrariamente agli anni passati hanno tenuto i mockup più attesi chiusi negli uffici. Anche la Hans Im Gluck, che l’anno scorso ha dedicato (a ben ragione) ampi spazi sui tavoli a Marco Polo, quest’anno ha riservato un solo tavolino a quello che dovrebbe essere il suo titolo di punta, Dynasties: Heirate & Herrsche di Matthias Cramer.
Almeno Heidelberger, partner tedesco di Fantasy Flight, ha fatto bella mostra dei componenti dell’atteso Star Wars Rebellion. E proprio parlando della saga delle saghe, per quanto il brand di Guerre Stellari si sia confermato tra i più presenti della fiera, non abbiamo visto lo stesso “abuso” della licenza come lo scorso anno nei nuovi giochi di inizio 2016, se non per l’espansione di Carcassonne Star Wars, per un nuovo Dobble dove campeggiava la nera figura di Darth Vader e per una variante di Cluedo ambientata nella vecchia trilogia.
Iello ha confermato la sua volontà di distinguersi puntando sull’originalità e sull’attenzione particolare al comparto estetico, che si palesava nell’intero allestimento del suo bellissimo stand. Quest’anno mette a catalogo due degli autori più quotati in circolazione: Garfield (con Bunny Kingdom) e Bauza (con Oceanos).
Chi invece ha saputo stupire scatenando parecchio buzz tra il pubblico (fuori e dentro la fiera) è senz’altro il gruppo F2Z, che conta tra le sua fila cavalli di razza come Z-Man, Plaid Hat,Filosofia e Pretzel Games. Senza nessun preavviso ecco quindi comparire la scatola del prossimo Pandemic, stavolta ad ambientazione lovecraftiana, la prima espansione stand alone di Dead of Winter, la doppia scatola dello sconosciuto Caravan, e soprattutto il prossimo esponente della famiglia legacy: Seafall, il nuovo 4x marittimo di Rob Daviau.
Tra i nuovi standisti, la palma dell’originalità se l’è guadagnata Mage Company: l’intero stand era dedicato a Aether Captains, gioco steampunk decisamente affascinante nei componenti il cui kickstarter è appena partito.
E sul fronte italiano? Possiamo solo raccontarvi belle cose!
In generale tutti gli editori che abbiamo intervistato hanno condiviso con noi la soddisfazione per un trend decisamente positivo, che rende l’Italia sempre più competitiva sia sul fronte delle localizzazioni che per quanto riguarda le proposte creative. Tutti gli editori e i team che si occupano di sviluppo (Ares, Pendragon, Giochi Uniti, Horrible, Red Glove, Cranio Creations, Sir Chester Cobblepot, dv Giochi, ecc.) ci hanno mostrato parecchie novità in arrivo per quest’anno, alcune delle quali decisamente notevoli, ma che sono per lo più coperte da un elevato livello di riservatezza. Tra tutte le novità trapelate, quella che ha generato maggior eccitazione nel pubblico è sicuramente la nuova edizione di Kingsburg firmata da Chiarvesio e Iennaco per Giochi Uniti. Ed è superfluo elencarvi il numero di prototipi che hanno riempito le valigie dei game designer nostrani, che hanno letteralmente preso d’assalto la fiera e, ne siamo sicuri, firmato più di un contratto. La parola d’ordine di quest’anno comunque, ve lo confidiamo, sembra esser “storytelling”…
La Spielwarenmesse dello scorso anno è stata anche teatro di importanti acquisizioni e cambiamenti per il mercato italiano del gioco in scatola, e anche questa edizione non ha mancato di stupirci.
Sul fronte internazionale, la Asmodee ha portato tra le sue fila un altro importante operatore: si tratta di Enigma Games, uno dei più importanti distributori di giochi del nord Europa (Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia). In Italia, l’apertura della fiera ha coinciso con l’acquisizione di un nostro marchio storico: Editrice Giochi, insieme al suo intero catalogo (tra cui spicca chiaramente Risiko) è diventata proprietà della canadese Spin Master, già presente da anni nel nostro paese e ora ancor più intenzionata ad assumere una posizione di rilevanza nel settore dei giochi in scatola.
Insomma, anche questa edizione della Spielwarenmesse ha dato il via a un anno che si preannuncia entusiasmante e pieno di novità per il settore tabletop. Rubando le parole di David Doust, proprietario della Cool Mini Or Not e nostro ospite in una intervista registrata proprio a Norimberga e che presto pubblicheremo: “Per il boardgame, quella che stiamo vivendo è una vera e propria Età dell’Oro”.
E dopo una fiera cosi intensa, non possiamo che condividere questa visione. A presto per i reportage tematici dalla Spielwarenmesse, nell’attesa vi invitiamo a consultare la nostra galleria fotografica, che abbiamo recentemente arricchito con nuovi scatti presi dai tavoli della fiera.