mercoledì 27 Novembre 2024

Descent: Road to Legend – Schermaglie sotterranee cooperative

La seconda edizione di Descent (da ora Descent 2), il monster-game della Fantasy Flight Games, ha snellito e migliorato la precedente edizione, rendendola di fatto molto più simile a un dungeon crawler (DC) classico. Per quanto i cambiamenti alle regole e al sistema di gioco non abbiano accontentato tutti, lo standard attuale di Descent è certamente quello della seconda edizione. La prima, tuttavia, aveva visto uscire tra le tante espansioni, un sistema di campagna intitolato Road to Legend, che aveva di fatto cambiato il modo di giocare al famoso DC e aveva riscosso grande successo tra i fan, al punto che la FFG ne fece uscire una “semi-espansione” per le avventure marine (The Sea of Blood) che, non solo ampliava il gioco base, ma anche la stessa espansione Road To Legend.

Naturalmente, quasi nessuno dei materiali della prima edizione risulta compatibile con la seconda, fatta eccezione per un kit di conversione ufficiale venduto dalla FFG (e ormai non facile da trovare), con il quale era possibile usare nella seconda edizione tutti gli eroi e i mostri della prima . Nel frattempo che le espansioni per Descent 2 si moltiplicavano e riproponevano anche materiale della prima edizione (rendendo di fatto il kit di conversione obsoleto), il mondo dei DC pareva conoscere una seconda età dell’oro, con molti editori e autori che provavano il loro valore pubblicando DC di varia ambientazione –  alcuni particolarmente innovativi, come Perdition’s Mouth – tra i quali però quelli di maggior successo risultavano essere i DC cooperativi, cioè quelli senza un master. Le ragioni per questo tipo di scelta sono molte ed esulano dallo scopo di questa disamina, ma Descent 2 – anche forse a causa dell’uscita dell’eccellente Imperial Assault, sempre marchiato FFG – all’improvviso sembrava perdere mordente. Di certo anche per ovviare a questo problema, ma soprattutto per rendere Descent 2 più in linea con le tendenze più recenti del mercato,la FFG ha fatto prima uscire una mini-campagna completamente cooperativa intitolata Forgotten Souls, e poi ha deciso di passare all’uso delle piattaforme elettroniche.

Così, nella primavera di quest’anno, i giocatori di Descent 2 hanno potuto mettere le mani su un’app completamente gratuita che permette di giocare a Descent in maniera cooperativa – senza Overlord – e persino in solitario, trasformando de facto Descent da uno “skirmish-crawl” a un DC vero e proprio (per quanto senza master). Il titolo di questa app è, appropriatamente, Road to Legend, ed è disponibile per quasi tutte le principali piattaforme mobile e non: Android, Apple, Kindle Fire e Windows. Va detto, per completezza, che noi abbiamo provato la versione Android su un Galaxy Note 10.1 2014 e la versione per PC su Windows 8. Al momento l’app è completamente in inglese e non sono previste localizzazioni, ma tutto può ancora accadere.

La versione base di Road to Legend è  capace di gestire diversi aspetti del gioco, ma che comunque richiede i componenti in versione fisica, senza i quali  è praticamente inutile. Prima di addentrarci nei dungeon proposti da Road to Legend, vediamo le varie funzionalità a disposizione dell’utente.

Al lancio dell’app, un minaccioso drago che cerca di demolire uno sventurato gruppo di eroi, ci fa compagnia nella schermata delle opzioni, che sono 5 (più quella di uscita dal programma). Ogni opzione è attivata dal proprio pulsante, in blu con scritta bianca, sulla sinistra dello schermo. Dall’alto, il primo pulsante ci permette di iniziare una nuova campagna, il secondo di caricarne una salvata, il terzo ci manda al negozio online, il quarto ci consente di gestire la nostra collezione, il quinto è un collegamento a un documento pdf che illustra le regole di Descent (anche questo è online), e il sesto, su fondo rosso invece che blu, ci fa uscire dal programma.

Partiamo dalle ultime tre opzioni perché la campagna richiede due parole in più. Il pulsante Rules ci porta per l’appunto alle regole pubblicate sul sito della FFG. È consigliabile darci un’occhiata perché Road to Legend cambia in maniera significativa il funzionamento del gioco base, data la mancanza dell’Overlord.

Il pulsante Collection ci permette di gestire la nostra collezione virtuale di espansioni. Questa è divisa in Espansioni, Collezioni di eroi e mostri e Luogotenenti (proprio come le varie categorie di espansioni fisiche). Detta sezione è molto importante, perché ci permette di aggiungere all’app tutti i componenti che vogliamo usare in partita(per esempio mostri per gli open group, o nuovi eroi), dei quali però, lo ribadiamo,  dobbiamo per forza avere la versione fisica, assolutamente necessaria per giocare.

L’opzione Store ci guida a un sottomenu da cui possiamo scegliere di acquistare campagne nuove (la prima, Kindred Fire, è stata appena annunciata e sarà gratuita), altre app di giochi FFG (al momento Battlelore Command, Elder Sign Omen, Hey that’s my fish, e Star Wars Dice), oppure accedere a una sezione “Pubblicitaria” in cui la FFG illustra i vari giochi ambientati nel mondo di Terrinoth.

Veniamo quindi alla campagna vera e propria. Al momento dell’installazione, Road to Legend include già una mini-campagna, intitolata Rise of all Goblins, con 4 avventure. Quando iniziamo la campagna, il programma ci fa scegliere uno slot di salvataggio del gioco e poi ci permette di aggiungere da 1 a 4 personaggi. La scelta degli eroi avviene tramite un menu a scorrimento orizzontale in cui compaiono tutti quelli della nostra collezione, filtrabili in base alla classe (Mage, Warrior, Scout, Healer). Una volta composto il nostro gruppo, dobbiamo dargli obbligatoriamente un nome e poi l’avventura può iniziare. A questo punto, l’app ci dice quali pezzi prendere dalla scatola del gioco fisico. In genere, si tratta dei dadi, miniature, tessere della mappa, carte dei mostri, carte tesori e ricerca, oltre ai segnalini (e le carte di status relative).

Quando si comincia la campagna, è possibile giocare il tutorial (come dicevo, opzione consigliatissima). L’introduzione al gioco è scritta, quindi si può leggere da schermo, ma è anche letta dalla voce di un Overlord virtuale.

La schermata principale durante il gioco è divisa in diverse sezioni. In alto a sinistra c’è il valore di morale, un numero bianco su fondo rosso; questo valore decresce di 1 per ogni personaggio che va KO e determina la sconfitta del gruppo qualora dovesse arrivare a 0. Sotto di esso c’è il pannello degli eroi, con icone cliccabili di ciascuno di essi , le quali abilitano una serie di opzioni:“KO” se l’eroe va KO, “End Turn” se  ha finito le azioni possibili (o vuole terminare il turno) e “Recover” qualora sia andato KO e debba essere risvegliato. Da questo pannello è possibile anche scegliere quale eroe inizia il gioco. A destra dello schermo c’è invece il pannello dei mostri, da cui potremo accedere alle diverse opzioni che li riguardano (KO, KO dell’intero gruppo, mostri speciali, forzare l’attivazione, ed altre eventuali opzioni). In basso a destra, infine, c’è il menu di gioco con tre simboli: allenamento, per dare ai personaggi nuove abilità; inventario, per gestire l’inventario del gruppo e dei singoli personaggi; note, che ci informano su cosa accade nelle settimane della campagna e su cosa il nostro gruppo è riuscito a fare.

Durante la partita, è l’app che ci dice di volta in volta quali tessere piazzare per costruire la mappa, dove mettere porte e segnalini di ricerca (entrambi cliccabili sullo schermo) e in quali punti piazzare gli eventuali mostri. Quando un eroe finisce il turno (end turn), si attiva un gruppo di mostri. Ogni malvagia creatura ha un possibile effetto speciale durante la sua attivazione e, in genere, agiscono prima i minion e poi i master, ma comunque è l’app che, di volta in volta, decide chi agisce per primo. Ogni essere agisce individualmente e ha un’intelligenza artificiale, mostrata su schermo, costituita da una sequenza di azioni,effettuate a partire da quella più in alto e scendendo, rispettando però il limite delle due per miniatura. Quando tutti i mostri hanno agito, un pulsante ci permette di passare avanti. È possibile, durante il turno dei mostri, attivare un pannello di informazioni che ci dice come questi spenderanno le eventuali surge ottenute coi dadi, indicandoci la priorità dei vari modi, qualora ve ne fosse più d’uno. Se la creatura avesse attacchi speciali (throw, grab, etc.), infine, questa scheda ci specifica come usarli.

Per esempio, gli zombi possono spendere surge in due modi: Disease, (quello prioritario) e danni aggiuntivi (il secondario). Questi inoltre useranno l’attacco speciale Grab solo su eroi non Immobilizzati.

Va notato che tutti i movimenti, attacchi, tiri di dado, ferite inflitte e qualsiasi altra azione di book-keeping vanno gestite dai giocatori sulla mappa fisica, perché l’app non tiene conto assolutamente di nulla e si limita a gestire l’ordine dei turni e a darci informazioni sull’intelligenza artificiale dei mostri.  Naturalmente, però, fa anche un altro paio di cose che in genere sono deputate all’Overlord: applicare gli effetti di qualche evento e gestire la ricerca, le trappole, le porte e le eventuali azioni speciali da compiere interagendo con segnalini sulla mappa.

Quando un’avventura finisce, i personaggi ricevono ricompense e possono spenderle in città acquistando e vendendo oggetti e riequipaggiando gli eroi. Dalla città si possono poi scegliere side trek (missioni secondarie) o continuare nella missione principale dell’avventura. Ogni dungeon “costa” agli avventurieri una settimana (immaginiamo che lo scorrere del tempo assumerà  importanza con i prossimi rilasci) e, durante gli spostamenti tra città e dungeon, accadono eventi (in genere un evento per spostamento).

Questo, a grandi linee, è il “regolamento” del gioco. Ma Road to Legend cambia davvero l’esperienza di Descent 2?

Di certo l’app rivitalizza Descent 2 in diversi modi. In primo luogo lo rende un gioco cooperativo e, per i gruppi che hanno difficoltà a trovare un Overlord, questa è una buona notizia. Secondo poi, il titolo diventa giocabile in solitario, che non è cosa da poco. Personalmente, con l’avvento di nuovi DC, ho lasciato Descent 2 sullo scaffale per più di due anni, ma grazie a questa app ho potuto rigiocarlo in solitario. Usarla non è affatto difficile, ma bisogna fare un po’ di pratica, perché all’inizio le cose da fare sembreranno davvero tante.

La gestione del gioco è quasi tutta lasciata ai giocatori e ai componenti fisici: l’app non tiene traccia delle posizioni delle miniature né dei loro spostamenti, né tantomeno delle ferite subite, o delle condizioni, che non siano KO o l’eliminazione dei mostri. Anche la scelta delle azioni di questi ultimi, per quanto guidata dall’IA, è comunque in parte lasciata al giocatore (per esempio, quando una creatura deve scegliere tra due bersagli che soddisfano entrambi i requisiti dell’azione). Infine,  le statistiche dei mostri e degli oggetti sono lasciate interamente alle carte  (per quanto le carte oggetto si possano visualizzare) e i tiri di dado sono demandati ai giocatori (l’app non ha un dice roller incorporato).

Al contrario, la gestione dell’equipaggiamento, della crescita dei personaggi e della campagna sono tutte “specialità” dell’app, che le svolge decisamente bene. Il gruppo e i suoi progressi vengono salvati, eliminando di fatto la necessità  di appuntarsi quale oggetto ha acquisito il vostro cavaliere, o dove siete arrivati nella campagna.

Le avventure proposte da Road to Legend non sono difficilissime, ma nemmeno semplici. Alcune richiedono di risolvere puzzle, altre hanno nemici piuttosto forti e in tutte, restare nel dungeon più del necessario, è devastante (alcuni eventi infliggono danni decisamente importanti a tutti i pc). La tattica di gioco è quindi importantissima, così come il coordinamento tra i giocatori. A tal proposito giova ricordare che, se si gioca in 2, ogni personaggio ha un’azione in più a turno che, se non spesa, gli permette di guarire 2 punti ferita. L’esplorazione è divertente: non saprai mai (la prima volta che giochi) cosa ci sarà dietro la prossima porta e questo è un punto a favore dell’app, dato che, di Descent 2, una delle cose che non apprezzavo era proprio la mappa completamente visibile sin dall’inizio. Gli scontri possono essere furiosi, e talvolta mortali, ma in genere un gruppo ben affiatato sopravvive, anche se in almeno un’occasione davvero per il rotto della cuffia.

Le avventure, come detto, sono a mappa fissa, quindi una volta che ne giocate una, saprete già cosa vi attende, ma i mostri, come nel gioco da tavolo, includono anche gli open group, costituiti a caso in ogni “discesa” dalla vostra intera collezione (purché la prima volta abbiate avuto cura di censirla nell’app). E’ d’obbligo precisare che quelli che, come me, hanno l’upgrade kit ed usano i mostri della prima edizione, con la seconda dovranno fare un bel lavoro di ricerca per scoprire in quale scatola di espansione si trovi ogni singolo mostro (lavoro facilitato da siti come Descent Wiki).

Io non sono mai stato un grande fan di Descent, preferendo ad esso altri DC più… beh, più DC. Tuttavia, con quest’app mi sono divertito, e l’unico mio rammarico è che la campagna iniziale è troppo breve: 4 avventure sono poche, per quanto siano decisamente lunghe – circa 60-90 minuti ciascuna. Questo ci porta a un altro enorme difetto dell’app: il costo energetico. A metà avventura potreste essere con la batteria scarica: in una delle avventure secondarie, ho iniziato a giocare con batteria al 100% e, a metà della stessa, ero già sotto il 25%, quindi da allora ho lasciato il tab sempre sotto alimentazione quando uso l’app. Con la versione da PC, naturalmente, questo problema non si pone ed è per questo che consiglio la versione da computer. Non avrete il touch screen, ma sicuramente una piattaforma più “stabile” con cui giocare.

In conclusione: Road to Legend è stata un’ottima idea, e mi ha permesso di tornare a giocare a Descent “con una marcia in più”. Per quanto con gli amici io preferisca giocare da Overlord, i DC fantasy in solitario non sono poi moltissimi, e Road to Legend toglie un po’ di lavoro di setup al gioco (Descent 2 ha comunque meno requisiti di setup rispetto ad altri DC cooperativi moderni). Usarlo con un tablet o, peggio, con uno smartphone è sconsigliabile (specie su schermo troppo piccolo), principalmente per i terrificanti requisiti energetici, ma basta mettere il tablet in carica e il problema è risolto (o meglio aggirato) – oppure scaricare la versione per PC che è comunque gratuita. Ottima notizia è l’annuncio che la prossima campagna sarà anch’essa gratuita da scaricare, rendendo questo Road to Legend, a mio parere, un’app assolutamente necessaria sia per gli amanti di Descent 2, che per chi semplicemente ama il dungeon crawling. Davvero un ottimo lavoro, che io (e tutta la comunità dei fan, a dire il vero) spero venga prima o poi proposto anche per Imperial Assault – anche se lì avrò difficoltà a giocare come feccia ribelle… ma questa è un’altra storia.

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