Autore ed illustratore di libri per bambini, giochi di ruolo e manuali dei mostri, artista della fantascienza così come del fantasy, Tony DiTerlizzi è un autore eclettico e versatile, dallo stile vario ma comunque riconoscibile, che si è evoluto costantemente diventando parte integrante dell’immaginario collettivo di tanti appassionati del fantastico. Insomma, una scelta eccellente per il ruolo di artist guest of honor dell’appena conclusa edizione 2016 di Lucca Comics & Games.
A Lucca Games Tony ha incontrato i numerosi fan nella sala Ingellis, raccontando la sua storia ad un pubblico interessato e rapito dal suo fare posato e ironico…
Dopo una breve presentazione, Tony si è lanciato in un vortice di ricordi, ripercorrendo la sua vita a partire da quando, giovane bambino nerd (per sua stessa definizione), con una gran testona e degli occhialoni giganti, sognava e disegnava scene di Guerre Stellari, del film Dark Crystal, o dalle sue partite di Dungeons & Dragons.
Diplomato alla scuola d’arte nel 1991, si è messo subito al lavoro per cercare di vendere libri per ragazzi, che inviava a diversi editori senza però successo. Ispirato sempre dalle sue sessioni di D&D, decise di disegnare un suo personale manuale dei mostri, e inviò anche delle illustrazioni a TSR… che li rifiutò! Riprovò con una seconda serie, impegnandosi per migliorare lo stile li dove pensava non fosse andato, ma anche questi vennero scartati. Tony però non perse le speranze, anzi si incaponì fino a presentarsi di persona in TSR, riuscendo ad ottenere un colloquio con un Art Director, che gli spiegò che le sue illustrazioni erano state sempre rifiutate perché troppo statiche. Detto fatto: forte della critica ricevuta disegnò una serie di illustrazioni più dinamiche, con scene d’azione, e finalmente entrò a far parte dello staff artistico di TSR.
Di li una salita continua, in cui produsse manuali di mostri, altri manuali di gioco, ma sempre con un tarlo in testa che lo ossessionava: perché non gli facevano mai illustrare la copertina? Per questo motivo lavorò per migliorare sempre di più la qualità delle immagini all’interno del manuale, per portarle al livello di quelle di copertina, che di solito erano sempre molto più curate e dettagliate.
Questa sua concezione si fece strada nel reparto artistico della TSR, cambiando il modo in cui l’editore illustrava i suoi manuali, e regalandogli alla fine, dopo il grande successo del manuale di Planescape, la soddisfazione di accedere alla tanto agognata illustrazione di copertine, non solo di manuali core ma anche di riviste, sourcebook e altro ancora. Insomma, la cura e l’elevata qualità nel comparto artistico che ancora oggi possiamo riscontrare come uno dei marchi di fabbrica dei tomi di D&D, è anche merito delle ossessioni di Tony, e di questo gli siamo sicuramente grati!
Giunto all’apice della sua carriera nel settore dei giochi, lasciò TSR per dedicarsi ai libri per ragazzi, in cui lo aiutò sicuramente tutta l’esperienza acquisita nel mondo ludico: aveva imparato che per prima cosa bisogna creare un universo coerente, che facesse da sfondo alle storie che scriveva, rendendole vive e pulsanti.
A concludere la sua storia, Tony ha evidenziato come sia riuscito a lavorare su libri di illustrazioni per Guerre Stellari, proprio come gli piaceva fare da bambino per diletto, così come per D&D, e anche se non con Dark Crystal, grazie a Spiderwick ha anche avuto accesso diretto al mondo del cinema. Sebbene sembri retorica, è chiaro che quando dice che “bisogna credere nei propri sogni ed impegnarsi per realizzarsi”, Tony parla per esperienza diretta. Il punto fondamentale del suo percorso è che, dopo tutti questi anni, c’è un bambino in particolare che lui cerca ancora di impressionare: quel bambino con la testa grossa.
La sessione si è conclusa con alcune domande del pubblico, in cui Tony ha approfondito un po’ la sua esperienza cinematografica con Spiderwick, primo contatto con il mondo cinematografico in cui è rimasto stupito dalla grande apertura e disponibilità dello staff, che lo ha coinvolto in tutte le parti della produzione del film. Si è anche parlato di progetti futuri, e a tal proposito ci sono buone notizie per noi giocatori, perché Tony anticipava che, adesso che è passato tanto tempo dalle sue esperienze ludiche e che sua figlia ha l’età giusta per giocare con lui a Tokyo Train e altri boardgame, sarebbe interessato ad esplorare il lavoro in questo campo.
E avrete capito ormai, che quando quest’uomo si pone un obiettivo, non c’è nulla che possa fermarlo!