Non è un segreto che nel 2019 non si siano concretizzati tutti gli obiettivi che Red Glove ci aveva condiviso proprio all’inizio dello scorso anno. Il nostro nuovo incontro con la casa del guanto rosso però ci ha portato un Federico Dumas più che mai determinato a portare avanti la sua filosofia di concezione e produzione di giochi.
Come ci spiega, gli sforzi che stanno facendo continuano a essere principalmente orientati al settore dei giocattolai e al mercato family e per bambini, dato che è reputato il più promettente dall'editore. Tuttavia grazie alla disponibilità a catalogo dei materiali Sapphire, la casa toscana riesce comunque a mantenere attivo anche il rapporto con il resto del mercato specializzato che, per fortuna, comincia a comprendere alcuni operatori vogliosi di includere qualche titolo per i più piccoli nella loro offerta.
Non ci stupiamo quindi che Red Glove abbia già tante uscite in preparazione di questo genere, a iniziare proprio dalla prima parte dell'anno, perché per Marzo è previsto Atelier, un piccolo card game a tema artistico, con meccaniche di collezione set che possono ricordare Splendor, ma che comunque possiede elementi di indubbia originalità legati ad esempio alla creazione dei colori compositi tramite i primari.
Insieme a questo, è finalmente disponibile Tutti in Treno che avevamo già visto alla scorsa Norimberga, ma che adesso possiamo maneggiare in tutti i suoi materiali definitivi. Tanti sono gli aspetti di interesse del titolo di pick up and delivery per i più piccoli di Walter Obert e Francesco Testini, già a partire dal divertimento suscitato nel setup del tragitto, fino ad arrivare alle regole concepite su tre livelli di difficoltà crescenti in modo da mantenerlo accattivante anche per chi è più grande.
Un po' più in là invece, settembre secondo Dumas, è invece previsto un titolo che potrebbe avere la sua attrattiva sia nel settore dei giocattolai che nell'hobby market. Si tratta di un dungeon crawler per bambini, al momento senza un titolo definitivo e dalla grafica che richiamerà lo stile di Super Fantasy. Si tratta meccanicamente di un gioco di percorso, con miniature di classici personaggi fantasy che affrontano mostri tirando dadi della stessa foggia del set da D&D e che guadagnano esperienza per diventare più forti e monetine per arricchirsi. In realtà i personaggi non vengono realmente feriti dai mostri, ma perdono soldini, il che è comunque un problema perché, trattandosi in effetti un competitivo, vince la partita il più ricco. Per la verità, si sta anche pensando a una modalità cooperativa con una fase di gestione dei mostri e una sorta di "campagna" a scenari, ma ci sono elementi tuttora in analisi, come la possibilità di creare un regolamento modulare anche in questo caso.
Un po' prima, per la precisione in primavera, dovrebbe tornare La Casa Stregata, con un nuovo regolamento basato su meccaniche di percorso e sul quale si sta lavorando per realizzarlo con materiali fluorescenti, che potrebbero veramente dare una marcia in più all'atmosfera richiamata dal setting.
Cambiando ambito, Red Glove in autunno produrrà il loro primo gioco di logica a sviluppo interno. Ideato da Francesco Testini e Dario Massarenti, sarà giocabile sia in solitario che in maniera competitiva; il suo titolo sarà Pet Detective e sarà incentrato sulla risoluzione di enigmi basata su deduzioni logico-matematiche. La peculiarità dell'opera, oltre alla plancia magnetica che lo rende portatile e usabile anche senza un vero e proprio tavolino, è anche la molteplicità degli enigmi stessi, a difficoltà crescente, che permette, se giocato in maniera competitiva, di livellare le disparità in caso i bimbi volessero affrontare anche gli adulti. L'editore punta molto su questo nuovo titolo tanto che vuole usarlo per inaugurare un'intera nuova linea per il suo catalogo per la quale, ci rivela, ci sono già altri due prodotti in lavorazione che usciranno nei prossimi anni.
Per quanto riguarda i party game, auspicabilmente per il secondo semestre 2020, dovrebbero arrivare due titoli di cui il primo è Black Friday, un divertente gioco di rapidità e colpo d'occhio con belle fiches di plastica, che intende richiamare con simpatiche citazioni la "frenesia" suscitata dal giorno dello shopping per eccellenza. Il secondo invece non ha un titolo definitivo, ma è ispirato a programmi come Affari al Buio e propone semplici meccaniche di asta su gruppi di oggetti di cui solo un giocatore conosce la composizione precisa (e quindi il relativo valore). Questo e altre trovate, come particolari caratteristiche o effetti di specifici oggetti, contribuiscono però a rendere il gioco rapidissimo e sorprendente.
Prima di lasciarci non possiamo fare a meno di chiedere se esistano ancora speranze di veder tornare Warstones. Le vicissitudini del 2019 dell'azienda purtroppo non hanno permesso di portare avanti quello che ci si aspettava per lo scorso settembre, tuttavia l'editore ci assicura che la questione è stata ripresa in mano; si sta avvalendo dell'aiuto di una personalità esperta del settore del crowdfunding e sta finalmente valutando l'effettiva opportunità di un vero e proprio revamping su kickstarter. Se e quando si farà è però ancora da capire e dunque, dato che il tempo a nostra disposizione è finito, non ci resta che salutare Federico Dumas e augurargli ogni bene per il 2020.
Intervista raccolta da Massimiliano Calimera e Roberta Scotto.