venerdì 29 Novembre 2024

Twilight Struggle: consigli strategici da Valter Paini, vicecampione italiano

Valter Paini si è qualificato per la finalissima del campionato italiano di Twilight Struggle, classificandosi al secondo posto e aggiudicandosi (con sua somma soddisfazione!) il secondo premio: un weekend a Mosca.
Rispetto al diciottenne campione italiano, Marco Guerresi, Valter è un giocatore un po’ più maturo; gentile e pacato, potrebbe (con un po’ di fantasia) ricordare uno dei protagonisti dei romanzi di Le Carré, ambientati nella Berlino della guerra fredda.
E di Twilight Struggle è un vero appassionato, tant’è che il suo nome era nella rosa dei papabili al titolo di campione, e in fondo non ci è andato così lontano!
Nella finale Valter ha giocato l’americano, per questo gli abbiamo proposto di condividere con noi alcune delle strategie che applica nel giocare questo blocco.
Le troverete dopo la breve intervista con cui cerchiamo di tracciare il suo profilo di giocatore tout-court e di esperto di Twilight Stuggle.

Gioconomicon:Valter, che tipo di giocatore sei?
Valter Paini: Mi potrei definire un giocatore eclettico, infatti amo giocare, non mi importa il tipo di gioco; ne ho provati tanti, dal gioco di ruolo dal vivo ai party games, l’importante è divertirsi. Sono entrato nel modo dei boardgame fin da bambino (essendo il più piccolo della compagnia) e da allora questa passione non mi ha mai abbandonato e spero di trasmetterla al mio piccolo Alessandro. Attualmente gioco almeno una volta alla settimana (devo ringraziare anche mia moglie Giorgia per la sua infinita pazienza) e sono iscritto all’associazione “Orizzonte degli Eventi” di cui ringrazio il direttivo per aver organizzato il torneo di qualificazione e tutti i soci per il supporto morale che mi hanno dato.

GN: Come sei entrato in contatto con TS e con che frequenza lo giochi?
VP: Ho conosciuto questo stupendo gioco appena uscito, avevo infatti la versione in inglese. Poi l’ho accantonato per la difficoltà nel trovare avversari, anche a causa della lingua. Acquistando la versione Asterion ho ricominciato a giocarci più spesso e di solito utilizzo anche le carte opzionali che lo rendono ancor più interessante. Della GMT, ho provato anche “Labyrinth: the war on terror” e “1989: Dawn of Freedom”. Molto bello è “Pochi acri di neve” e attualmente sto meditando l’acquisto di “Andean Abyss”.

GN:Cosa hai pensato durante la finalissima, quando hai compreso che il tuo avversario stava per soffiarti il titolo di campione? Hai qualche rimpianto, al riguardo?
VP: La mia sconfitta è stata abbastanza repentina, al quarto turno due carte punteggio di fila mi hanno messo KO. Nessun rammarico, anzi Marco Guerresi ha giocato molto bene e mi ha insegnato una linea di gioco nuova che dovrò sicuramente sperimentare. L’unico dubbio rimaneva sulla scelta del viaggio ma è andata ottimamente. A New York c’ero già stato, non è certo da buttar via come meta, ma preferivo sicuramente Mosca!

GN:Alla finale hai giocato l’americano ma durante il torneo hai alternato l’uso dei due blocchi. Hai una particolare preferenza? E c’è una carta che ami più di tutte?
VP: Sinceramente preferisco l’americano perché ha delle carte più varie. Il russo invece, soprattutto all’inizio del gioco, ha più combinazioni di carte da giocare e quindi può fare un gioco più aggressivo. Inoltre dovrebbe essere statisticamente un po’ più forte. E' per questo che durante la puntata iniziale, nessuno puntava sull’americano. Una delle carte che prediligo è sicuramente “Vendita di grano ai sovietici” ma mi piace molto anche “Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi …”

GN:E ora passiamo al tuo regalo ai nostri lettori, una raccolta dei tuoi consigli strategici!
VP: Dalla mia modesta esperienza di gioco posso affermare che Twilight Struggle, pur essendo un gioco semplice, come tutti i card driven necessita di una conoscenza profonda delle carte, dell'interazione che alcuni eventi hanno fra loro e di alcune meccaniche di gioco.

A mio avviso non esiste una vera strategia applicabile perché le combinazioni di carte sono molteplici e ogni partita può essere diversa dall’altra. Cercherò quindi di fornire alcune linee guida che potrebbero essere utili soprattutto ai neofiti.

Durante il campionato ho utilizzato entrambe le fazioni, ma qui concentrerò i consigli su come cercare di giocare al meglio con l'americano, con cui ho anche giocato nella finalissima.
La chiave del successo (oltre a una discreta dose di fortuna!) è saper utilizzare le carte in proprio possesso, massimizzando gli eventi favorevoli e cercando al contempo di minimizzare o addirittura annullare gli eventi dell'avversario. Inoltre bisogna cercare di avere il controllo di almeno una nazione in ogni regione, soprattutto in quelle che devono essere conteggiate a breve.

Rispetto alla Corsa allo spazio, in generale io cerco sempre di essere in leggero vantaggio per ottenere preziosi PV e per poter attivare l'evento Guerre stellari (Tarda Guerra). Inoltre se si riesce ad arrivare alla casella quattro, “uomo in orbita”, si ottiene un buon vantaggio durante la fase di apertura. Non bisogna però esagerare con il numero di carte utilizzate in questo modo.

Sempre in termini generali, nelle Operazioni militari e Defcon bisogna tener presente che generalmente il giocatore russo tende a mantenere il Defcon a livello 2, effettuando un colpo di stato all'inizio di ogni turno e cercando di occupare solo stati contesi. Questa strategia lo può portare a guadagnare fino a due PV ogni turno. Per evitare ciò, l'americano ha due possibilità:  tenersi una carta che gli permetta di effettuare un colpo di stato durante la fase di apertura, oppure mettere in difficoltà l'avversario giocando un evento nell'ultimo round del turno precedente.
Lo scopo del giocatore americano è quello di creare una situazione tale da costringere il giocatore russo a non effettuare il solito colpo di stato all’inizio del round successivo ma dover rimediare alla situazione creata. Ad esempio giocando l’evento “Giovanni Paolo II eletto Papa” l’avversario perde quasi sempre il controllo della Polonia. Se non interviene, l’americano potrebbe ribaltare la situazione e impossessarsi della Polonia.

Con il passare dei turni questa situazione viene attenuata perché l'avversario sarà obbligato a occupare anche nazioni non contese (a seguito di eventi o per propria scelta). Bisogna sempre ricordarsi di cercare di pareggiare il livello del Defcon con le operazioni militari.

E ora passiamo ai consigli specifici per le tre fasi della guerra fredda.

1. Inizio guerra

In Asia: bisogna evitare che l'avversario prenda il dominio della regione cercando di controllare un maggior numero di stati (il sud est asiatico è fondamentale). Può infatti capitare che le carte punteggio si ripresentino al terzo turno raddoppiando un eventuale vantaggio.
Due nazioni cruciali sono l’India e la Corea del Sud.
In Europa: se le carte lo permettono, l'americano potrebbe tentare di dominare la regione prendendo la Francia e giocando l’evento "Il piano Marshall". Questo gli dà la possibilità di controllare facilmente un maggior numero di nazioni rispetto all’avversario.
È opportuno cercare anche di controllare la Turchia, la Greciae Spagna/Portogallo.
In Medio Oriente: bisogna cercare di controllare almeno la Libiae il Libano, Israele è un azzardo ma si potrebbe tentare con l'Iraq. Giocare la carta punteggio nella fase di apertura del primo turno può far guadagnare 4 PV.
Bisogna cercare inoltre di espandersi in Africa (Angola e Zaire), piazzare in Centro America almeno 1 punto in Costa Rica ed entrare in Sud America solo se l'avversario è riuscito a piazzarvi influenza grazie all'evento "De-stalinizzazione"  o nell'ultimo round del terzo turno.

Riguardo alle Operazioni militari e Defcon, gli eventi che possono aiutare nella fase di apertura per abbassare il defcon sono: "Duck and Cover” e “Creazione della CIA”.

Gli eventi pericolosi da cercare di gestire sono due:
“Blocco”, finché non viene giocato questo evento è bene tenersi sempre in mano una carta da tre punti operazione (quattro in caso che sia attivo “Paura rossa/Epurazione”).
“De-Stalinizzazione”: è una carta che bisogna cercare di tenere in mano e giocarla nello spazio solo durante il terzo turno.

2. Metà guerra

In questi turni l'americano ha la possibilità di passare al contrattacco grazie a una serie di carte favorevoli.
È fondamentale cercare di ottenere il dominio o comunque essere in vantaggio in almeno due fra le seguenti regioni: Centro America, Sud America (queste due regioni e l’evento “Alleanza per il progresso” possono dare una svolta decisiva alla partita) e Africa. Da notare che le carte punteggio di queste regioni possono essere ridistribuite dopo il settimo turno. Quindi potrebbero far guadagnare PV per ben tre volte.
Il Sud Est Asiatico viene conteggiato una volta sola e in genere non porta grossi cambiamenti (è nell’Inizio Guerra che bisogna cercare di controllare più stati possibili).
In Medio Oriente il giocatore russo è avvantaggiato, meglio non spendere troppi punti in questa regione (a meno che se ne abbia un ritorno immediato) perché l’avversario dispone di alcune carte molto potenti in questa fase.
In Europa cercare di controllare sempre un maggiore numero di stati.
In Asia qualche ribaltamento potrebbe esserci, quindi fate attenzione. Il russo grazie alla “carta cinese” potrebbe prendere facilmente il controllo degli stati contesi di valore 2. L’americano ha però ben due eventi che gli permettono di ottenere la suddetta carta dall’avversario.

Rispetto alle Operazioni militari e Defcon gli eventi che possono aiutare nella fase di apertura sono: "Sottomarini nucleari",  "Junta" e "Vendita di grano ai sovietici".
Uno di questi eventi, giocato come carta di apertura, permette al giocatore americano di effettuare prima del russo un eventuale colpo di stato o gli dà la possibilità (Sottomarini nucleari) di effettuarlo nel proseguo del turno.

Gli eventi pericolosi da gestire sono “Lone Gunman” e “Vi seppelliremo”: bisogna disfarsene il prima possibile perché con il Defcon a livello due si perde la partita.

3. Tarda guerra

Forse è la fase più complessa di tutto il gioco. È difficile prevedere quali carte arriveranno in mano e sulla mappa ben poche nazioni sono ancora libere. Inoltre alcune volte mi è capitato che la partita avesse preso una piega difficile da raddrizzare, lasciando ben poche speranze in una rimonta.
Quindi potrei definirla come una fase di cesellatura in cui chi è in vantaggio cerca di consolidare le proprie posizioni mentre chi è indietro deve riuscire a ribaltare la situazione in alcune regioni chiave.
La prima cosa da fare è cercare di ricordarsi per quali regioni potrebbe essere pescata la carta punteggio e puntare prima di tutto su di esse. Quindi effettuare un conteggio dei punti regione per regione e capire se esistono delle nazioni chiave su cui puntare. Una carta che può essere molto utile a questo scopo è “Chernobyl”.

Come americano, giocando per ultimo, si ha la possibilità di calare all’ultimo round di gioco una carta potente che potrebbe rubare qualche prezioso PV all’avversario. Inoltre, se si possiede la “Carta cinese”, va valutato se è più conveniente preservarla per il conteggio finale oppure utilizzarla piazzando influenza sulla mappa.

Per le Operazioni militari e Defcon vale lo stesso discorso fatto in precedenza. Gli eventi che possono aiutare nella fase di apertura sono: "Sottomarini nucleari",  "Junta", “vendita di grano ai sovietici” e “I sovietici abbattono il KAL-007”.

Gli eventi pericolosi da gestire sono:
“Ortega Eletto In Nicaragua”: se il Defcon è a livello 2 e si ha influenza a Cuba, il giocatore russo può effettuare un colpo di stato a Cuba vincendo la partita.
“Wargames”: se l’avversario è in vantaggio di 7 PV può chiudere la partita; quindi nella tarda guerra se si è in svantaggio, cercare di mantenere il distacco sotto questa soglia.

Gioconomicon: Grazie Valter! Un’ottima carrellata di indicazioni! Vuoi dare un ultimo suggerimento ai nostri lettori?
Valter Paini: TS si impara giocandolo, soprattutto con avversari diversi, perché si possono sempre apprendere strategie e combinazioni di carte nuove. Non impuntatevi su una linea di gioco ma sperimentate e soprattutto leggete le FAQ!

Ringraziamo quindi Valter per la sua pazienza e la disponibilità con cui ha condiviso con noi un po’ della sua esperienza… e gli auguriamo di godersi presto il suo meritato premio: il viaggio a Mosca! 

Abbiamo anche pubblicato i consigli strategici per il blocco russo a cura di Marco Guerresi, campione italiano 2013 di Twilight Struggle.

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